La vicenda della discoteca al Villino Nasi arriva al Tar. Il gestore del ristobar, al quale erano state revocate le autorizzazioni per spettacoli e momenti di intrattenimento, infatti, ha deciso di rivolgersi al Tribunale amministrativo contro il provvedimento adottato, quest'estate, dalla Soprintendenza ai beni culturali di Trapani, su sollecitazione del Libero consorzio.
Aveva già fatto ricorso alla Soprintendenza senza tuttavia ricevere alcuna risposta, nonostante un successivo sollecito. Al Tar è stato fatto presente che le manifestazioni che venivano “effettuate in quell'area erano di tenore inferiore rispetto a quelle tenute in siti archeologici di maggiore importanza”. Chiaro il riferimento a Segesta e Selinunte dove, in estate, si sono tenuti concerti e sono state organizzate serate da discoteca con migliaia di persone.
La società BBQ, che gestisce il Villino Nasi, chiede anche il risarcimento dei danni per essere stata costretta a sospendere l'attività di intrattenimento musicale dopo l'interdizione ad opera dell'ordinanza della soprintendenza. Il Libero Consorzio ha deciso comunque di resistere in giudizio al ricorso presentato al Tribunale amministrativo.
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