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10/11/2022 06:00:00

Oggi la nuova Ars. Giochi tutti fatti, o quasi ...

14,40 -  È Gaetano Galvagno, deputato di Fratelli d’Italia, 37 anni, il nuovo presidente dell’Assemblea regionale siciliana eletto oggi alla seconda votazione. Succede al leader siciliano di Forza Italia, Gianfranco Miccichè. L’elezione è stata accolta con una ovazione a Sala d’Ercole.

"Grazie a voi l'Ars ha eletto il presidente più giovane della storia, un primato che è motivo di grande emozione e responsabilità. Un grande onore a cui mi auguro di essere degno", così il neo presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno, parlando al Parlamento siciliano subito dopo essere stato eletto.

L'accordo su Galvagno di Fratelli d'Italia, nome indicato da Ignazio La Russa, ha retto nonostante le tensioni nella maggioranza di centrodestra. L'elezione si è concretizzata anche grazie al soccorso dei deputati di Cateno De Luca. "La prossima settimana nel corso delle votazioni dell'ufficio di presidenza - ha detto il deputato regionale e segretario del Pd Anthony Barbagallo dopo l'elezione di Galvagno - i siciliani vedranno pure il prezzo della compravendita: la vice presidenza dell'Ars con cui la maggioranza ricambierà il favore. E' una vergogna che tradisce il voto dei siciliani che hanno votato Cateno De Luca in opposizione del centrodestra e invece da oggi lo trovano fedele alleato”.

Sulla scelta di Galvagno, oltre al consenso elettorale (circa 14 mila voti), ha pesato l'esperienza nella scorsa legislatura quasi interamente trascorsa da deputato segretario, dunque nell'ufficio di presidenza.

 

 

13,15 -  E' iniziata la nuova Ars. E la maggioranza non riesce a trovare un accordo per l'elezione del presidente.

Se era prevedibile che l’elezione non arrivasse a primo tentativo visto che la legge prevede una maggioranza dei due terzi dei parlamentari, a preoccupare è la mancanza di un accordo.

Il centrodestra che non ha i 46 voti per eleggere subito il presidente (il candidato è Galvano di Fdi) ha fatto sì che mancasse il quorum per passare subito alla seconda votazione dove basteranno 36 voti. Il presidente provvisorio, Pippo Laccoto, ha quindi sospeso la seduta parlamentare per quindici minuti.

Pd e Movimento 5 Stelle non hanno ritirato le schede, facendo venir meno 22 preferenze. Gli otto deputato di ‘Sud chiama Nord’, il movimento di Cateno De Luca, si sono astenuti.

“Non mi sento più di far parte di questa maggioranza“. Il presidente uscente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, commissario regionale di FI, presente a Palazzo dei Normanni per la prima seduta dell’Assemblea, apre uno squarcio nel centrodestra. “Non faccio parte dell’opposizione ma mi sento libero di decidere volta per volta”, ha aggiunto Miccichè.

“Io non sono mai stato un guastatore nella mia vita, sono sempre stato un uomo di governo. In rarissime occasioni nella mia carriera politica ho attaccato, al massimo mi difendo. Il problema è che mi so difendere, ma mi ritengo libero” ha continuato Miccihè.

“Berlusconi ha indicato due assessori da inserire in giunta più la donna per la Sanità, che avevo individuato in Luisa Lantieri perché gradita anche a Cuffaro. Ho pensato che potesse essere un buon punto d’incontro. Non è stata neanche presa in considerazione”, conclude.

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha partecipato stamane alla seduta d'insediamento della XVIII legislatura dell'Assemblea regionale siciliana.
Ad accoglierlo a Palazzo dei Normanni il presidente dell'Assemblea uscente, Gianfranco Micciché. I due si sono soffermati qualche minuto a parlare in Sala Cinese.

“Facciamo i nostri migliori auguri di buon lavoro ai parlamentari regionali, eletti lo scorso 25 settembre, che oggi si insidiano ufficialmente”. Questo il commento di Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale dell’ANCI Sicilia, che aggiungono: “In un momento storico complesso come quello che stiamo attraversando, ai nostri deputati chiediamo un impegno concreto per sostenere il sistema delle autonomie locali e un costante confronto basato su una condizione di parità istituzionale e al di fuori delle appartenenze politiche”.

 

07,00 -  Pare sia tutto fatto per Renato Schifani, che oggi presenzierà alla prima seduta dell’ARS, con buoni propositi ci dovrebbe pure essere l’elezione del presidente dell’Assemblea e poi le nomine della sua giunta.

Il quadro è quasi completo, la terna di nomi per le deleghe ci sono tutte, quello che molti partiti non condividono è il metodo: nominare in giunta gli eletti potrebbe non essere cosa buona e giusta, anche il governo ne potrebbe avere più svantaggi che vantaggi. A breve questo nodo sarà sciolto, è lo stesso governatore che ha affermato che una volta eletto il presidente dell’ARS entro 48 ore si potrà avere la formazione del nuovo esecutivo.

Il più accreditato ad essere eletto presidente del parlamento siciliano è il catanese Gaetano Galvagno, Fratelli d’Italia spinge su quel nome e dovrebbe poi anche ottenere 4 assessorati, mentre tre saranno per Forza Italia. Pesa la delega alla Salute, che con molta probabilità sarà un tecnico, il nome che corre è quello di Giovanna Volo, è stata già direttore sanitario dell’ospedale Civido di Palermo e dell’ASP 6.
Forza Italia, oltre alla Sanità, avrà al governo due assessori, c’è il ritorno di Marco Falcone, stavolta all’Economia, ed Edj Tamajo al Turismo.

Schifani dovrà fare i conti per la composizione della giunta dell’equilibrio di genere, 4 devono essere le donne indicate nell’esecutivo ed è pure possibile che non siano necessariamente elette, se così fosse in lizza c’è anche la marsalese Eleonora Lo Curto, arrivata seconda con oltre 5 mila preferenze, subito dietro Mimmo Turano, che oggi torna in Aula da assessore uscente ma da deputato della Lega, partito che tiene a strutturare bene in provincia di Trapani, lo ha specificato lui stesso in una nostra intervista: “Uno dei pochi partiti che mira a preservare la territorialità delle candidature”.
La Lega dovrebbe portare a casa la nomina di Luca Sammartino nella qualità di assessore all’Agricoltura e Vincenzo Figuccia andrebbe ai Beni Culturali.
Due sono le donne che Fratelli d’Italia indica per un posto in giunta e si tratta di Giusi Savarino (Territorio e Ambiente) e di Elvira Amata (Istruzione e Formazione Professionale), per gli uomini, invece, i nomi sono Alessandro Aricò( Infrastrutture) e Giorgio Assenza( Attività Produttive).
Per gli esponenti della Nuova DC di Totò Cuffaro sono due i posti in gunta, i nomi sono quelli di Nuccia Albano (Famiglia) e di Andrea Messina (Enti Locali). Un solo assessore per l’MPA, il nome è quello di Roberto Di Mauro la delega dovrebbe essere all’Energia
Si tratta di deleghe non ancora definite, sono possibili cambiamenti dell’ultima ora e di rinunci o nuovi ingressi.
Occhi puntati oggi sull’ARS per l’elezione del presidente e per eventuali colpi di scena.



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