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22/11/2022 09:00:00

 Alla galleria" Artètika" di Palermo una mostra fotografica di Claudio Koporossy

Sabato scorso, a Palermo, presso la galleria" Artètika", ha avuto inizio una bella e interessante mostra fotografica dal titolo" Alma". Il tema è l’acqua " un soggetto a volte così sfuggente e a volte così tranquillo", fonte di ispirazione dell’artista Claudio Koporossy, autore degli scatti. Ad introdurre al pubblico palermitano Koporossy, presente in galleria, è stato il noto studioso e saggista Giordano Bruno Guerri che ha apprezzato gli scatti, invitando l’artista ad esporli al" Vittoriale" sul lago di Garda, con la mostra “La magnifica Ossessione ”sempre di Claudio Koporossy. Guerri ha voluto dedicare le foto dei fiori nell’acqua come un tributo alla vita dei caduti in mare. La mostra è realizzata in collaborazione con il Cigno GG Edizioni Roma e Ags Studio e sarà visitabile dal 21 novembre al 9 dicembre 2022. Musica dal vivo dei violoncelli di Alice Mirabella e Christian Barraco. Orari : dal lunedì al sabato, ore 10.00 – 13.00 e 17.00 – 20.00. Ingresso gratuito.

La galleria Artètika
L’esperienza nel mondo dell’arte di Gigliola Beniamino, fondatrice di Artètika nasce a Milano, nel 1971, con la piccola galleria Reef, nel cuore della città. Quindi le esperienze a Caracas, all’Argentario e poi, a Palermo, in via XX Settembre. Tante le mostre, in galleria e nei musei, e le fiere da Bologna a Ginevra a Miami. Dopo 50 anni, la ripartenza è affidata, dal 2022, alla figlia e allieva Esmeralda Magistrelli.
La galleria ospita ben 15 opere, fotografie su plexiglass, realizzate in giro per il mondo, Cairo, Dubai, Kwait, Oman e ispirate al periodo della pandemia in cui l’artista si è rifugiato tra i monti della Svizzera fotografando sempre lo stesso soggetto, l’acqua, con prospettive e sfumature ogni volta diverse, con riflessi, foglie e fiori.
Chi è l’artista Claudio Koporossy , autore degli scatti fotografici ?
Claudio Koporossy, nato a Losanna, ma di origine ungherese, è noto come “fotografo dell’acqua”. A partire dal 2014 l’artista si concentra sul tema dell’acqua, che diventa grande fonte d’ispirazione, una “magnifica ossessione” da indagare con attenzione, da vicino, osservandola in contesti differenti. In particolare ha scelto di interpretare gli zampilli che sgorgano vivacemente dalle fontane, l’acqua che scivola veloce da un dislivello all’altro o si accomoda su una foglia o ancora trasfigura un fondo. Ciò che emerge è un soggetto impermanente, statuario, mai uguale a sé stesso. Nelle fotografie di Koporossy l’acqua appare come una sinfonia musicale che allieta e nobilita il paesaggio.
Ci siamo addentrati nelle stanze della galleria e abbiamo intervistato l’artista che gentilmente si è offerto di dialogare con noi, introducendoci nel mondo della sua arte, nel meraviglioso mondo dell’acqua.

"La mia passione per la fotografia nasce da quando ero un bambino, con il tempo mi sono perfezionato frequentando dei corsi, ma soprattutto attraverso una continua pratica . Ho fotografato tutto, anche i sassi. A volte non ci pensiamo, ma i sassi sono bellissimi da fotografare, essendo tutti diversi. Con il tempo ho cercato la mia dimensione, soffermandomi sugli aspetti più originali della fotografia, quelli più tradizionali non riuscivano più a sodisfarmi, così mi sono concentrato sull’acqua in modo particolare , sull’"Oro blu,” come giustamente viene sempre più denominata. L’acqua infatti è un bene prezioso, soprattutto in Medio Oriente in cui ci sono luoghi pieni di fontane, mi viene in mente Dubai . Le prime foto dell’acqua le ho fatte al "fontanone del Gianicolo" di Roma , non erano proprio belle ma con il tempo mi sono perfezionato. In questa galleria di Palermo, in particolare, ci sono tutte fotografie di acqua di fontane. In altre foto che ho realizzato e che trovate nel mio libro , all’acqua ho aggiunto anche oggetti vari: foglie, fiori, fotografie e altro - ci spiega Koporossy, a cui chiediamo, prima di congedarci, di svelare il segreto per realizzare una buona fotografia:

"Il segreto è quello di sapere inquadrare bene il soggetto che si vuole fotografare , perché spesso risulta incompleto, mancante di qualche sua parte, mentre invece nelle fotografie come nei quadri è necessario realizzare un equilibrio armonico tra il soggetto e lo spazio circostante. senza tralasciare nulla. Questo aspetto non è facile da realizzare" – conclude l’artista .

Dorotea Rizzo 


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