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05/12/2022 00:35:00

"Corte dei conti certifica il fallimento della destra al governo della Sicilia"

 "Il giudizio della Corte dei conti sul Rendiconto 2020 certifica il fallimento del governo della destra negli ultimi cinque anni alla Regione Siciliana: un governo che ha preferito fare una forzatura a spendere in chiave elettorale piuttosto che accantonare il necessario per il ripiano del disavanzo nei tempi corretti".

Lo dice il deputato del Pd all'Ars, Nello Dipasquale, dopo il pronunciamento dei giudici contabili. "Diverse le irregolarità contestate, mentre la vicenda del disavanzo pesa come un macigno sull'immediato futuro dei siciliani - prosegue Dipasquale -. Ora l'assessore all'Economia, che condivise quella disastrosa esperienza politica, piuttosto che chiedere scusa ai siciliani, annuncia la ricerca di nuovi escamotage con la richiesta di aiuto a Roma ma la verità è che la destra non ha più alibi. L'annuncio di Falcone sulla messa a punto della Finanziaria entro il 31 dicembre è già lettera morta - conclude Dipasquale -, al governo Schifani non resta che preparare in fretta il ddl di esercizio provvisorio".

DE LUCA.  “Se qualunque sindaco avesse commesso tutti gli illeciti contabili che sono stati contestati dalla Corte dei conti sezione Sicilia alla Regione Siciliana in occasione della parifica della rendiconto relativo all'esercizio Finanziario 2020 a quest'ora sarebbe stato arrestato e con una contestazione per danno erariale di milioni di euro.” Lo afferma il leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca commentando quanto emerso oggi durante dalle sezioni riunite della Corte dei Conti chiamate a pronunciarsi sulla parifica del Rendiconto relativo all'esercizio finanziario del 2020. "La corte dei conti non ha fatto altro che ribadire tutte le criticità che io ho messo in evidenza in occasione del mio intervento sulle dichiarazioni programmatiche del presidente della Regione siciliana. Ho chiesto più volte di stoppare anche la variazione di bilancio che è in corso di discussione e che andrà in aula la prossima settimana proprio perché il quadro finanziario nel quale la regione siciliana si trova non è precario, è disastroso. Ciò è dimostrato anche dalla mancata approvazione del rendiconto del 2020 e del 2021. Oggi la Corte dei conti ha confermato le mie perplessità e anche l'arringa del pubblico ministero sostanzialmente non ha fatto altro che ribadire tutte le prese di posizioni che io ho assunto ogni qualvolta ho ribadito all’interno del Parlamento siciliano che i bilanci della regione sono falsi, denunciando in particolar modo la violazione degli articoli 13, 14 e 15 della legge regionale 11/2010. Norme per le quali ho lavorato quando ero deputato regionale in nome della trasparenza dei conti pubblici e per risanare soprattutto i conti della regione. In questi ultimi 10 anni sostanzialmente il Parlamento siciliano ha continuato ad approvare bilanci in violazione di legge, ma la cosa più grave è che il governo Musumeci per continuare a far fronte alle spese pazze della regione siciliana ha pure cambiato unilateralmente le regole riguardanti il patto tra lo Stato e la regione per quanto riguarda le annualità per far rientrare la regione siciliana dal suo disavanzo".