Sulla vicenda della vicepresidenza della Commissione antimafia regionale e la autosospensione dell'on. Riccardo Gennuso, c'è l'intervento il capogruppo di Forza Italia all'Ars Stefano Pellegrino.
"Esprimo vivo apprezzamento per il gesto di grande sensibilità istituzionale mostrata dall'on. Riccardo Gennuso, autosospeso dalla vice presidenza della Commissione antimafia, pur in assenza di qualsivoglia provvedimento e tantomeno sentenza della Magistratura. A chi urla allo scandalo, ricordo che per fortuna vige ancora lo stato di Diritto e con esso il principio costituzionale di non colpevolezza. Al collega Gennuso confermo la fiducia del Gruppo di Forza Italia all'Ars, certo che proseguirà con energia e impegno ad operare per esercitare le proprie funzioni", queste le parole del deputato marsalese.
Per le componenti dei 5 stelle della commissione Antimafia dell'Ars Roberta Schillaci e Jose Marano, l'elezione di Gennuso in commissione Antimafia non è stata opportuna: “L'elezione a vicepresidente della commissione Antimafia dell'Ars di Riccardo Gennuso, imputato per estorsione, non è certo il miglior viatico per il nuovo cammino dell'importante istituzione di palazzo dei Normanni e rappresenta un pessimo segnale inviato ai cittadini. La scelta di Gennuso da parte del centro-destra è totalmente inopportuna e rischia di minare gravemente la credibilità dell'istituzione che va affidata a persone al di sopra anche del minimo sospetto”.
“ A Gennuso, che va comunque considerato innocente fino al terzo grado di giudizio – concludono le due parlamentari - auguriamo di dimostrare in sede processuale di essere del tutto estraneo agli addebiti che gli vengono mossi. Nelle more, però, sarebbe doveroso un suo passo indietro a tutela dell'immagine della commissione e per consentire ad essa di lavorare in totale serenità”.
E il neo presidente della commissione antimafia, Antonello Cracolici, ha annunciato che la prossima settimana si terrà la prima riunione della commissione e che in quella sede si verificheranno eventuali incompatibilità dei componenti ufficio di presidenza.
“Dopo l’insediamento avvenuto mercoledì 7 dicembre, e l’elezione del presidente dei due vicepresidenti e del segretario, la commissione regionale Antimafia si riunirà per la prima volta la prossima settimana: sarà in quella sede che gli uffici della segreteria ed i funzionari della commissione dovranno verificare i requisiti previsti dall’articolo 6 del regolamento della stessa commissione che individua i casi di incompatibilità per i componenti dell’ufficio di presidenza”. E in relazione alle notizie secondo le quali Gennuso sarebbe attualmente coinvolto in un procedimento penale, dice: “Se queste notizie risultassero confermate – aggiunge Cracolici – la sua condizione lo renderebbe incompatibile con la carica di componente dell’ufficio di presidenza della commissione”.