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26/01/2023 00:00:00

 Intercettazioni, Trojan, Malware e spie ambientali, fondamentali per la lotta al crimine

 Intercettazioni, Trojan, Malware e spie ambientali. Sono strumenti investigativi fondamentali per la lotta, soprattutto alla criminalità organizzata. Già prima della cattura di Matteo Messina Denaro si era dibattuto sul mezzo con il ministro della giustizia che affermava sulla riforma di Dike o Astrea: "L’indagato più delinque più sa di essere intercettato. Credete veramente che la mafia parli al telefono. Non parla né al telefono né al cellulare perché sa che ci sono i trojan e in aperta campagna i direzionali" successivamente ha aggiunto "Il Parlamento non sia supino ai pm". Il tutto ammantato da una buona dose di garantismo per evitarne l'abuso dell'informazione quando una norma esiste e vieta la pubblicazione, anche parziale, degli atti non più coperti dal segreto fino a che non siano concluse le indagini preliminari cioè fino al termine dell’udienza preliminare. L'esternazioni non sono piaciute all’Anm, di correnti anche moderate della magistratura e di autorevoli magistrati ed ex, De Lucia Gratteri Spataro, costringendo la Meloni ad intervenire si a difesa dell'ex magistrato ma rettificandolo per porre fine alla nostra guerra dei trent'anni tra PM e classe politica. La percezione sembra chiara ed è: il bavaglio dell'informazione. A protezione del guardasigilli Berlusconi, la sua preferita la Casellati già dimenticata, e Renzi, soggetti idiosintocratici alla stampa, come alcuni lettori che criticano - perifrasi- perchè ritengono squallide la diffusione di notizie sul boss riguardanti il ritrovamento di una calamita, un poster o un farmaco, quando lo sono per la collettività per la comprensione psicologica di un soggetto che ha condizionato la vita di una nazione. Il tributo pagato dalla professione è altissimo ma continuerà a narrare le organizzazioni anche a questo servono le: Intercettazioni, Trojan, Malware e spie ambientali.

Vittorio Alfieri