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05/03/2023 06:00:00

Autonomia differenziata, su Schifani le critiche della politica. Cgil prepara la mobilitazione 

 Il presidente della Regione, Renato Schifani parla di un percorso di confronto con il governo nazionale, lo dice subito dopo l'approvazione in Conferenza delle Regioni del testo sull'autonomia differenziata: Confidiamo in un secondo tavolo, che sarà attivato presto. Siamo una Regione a Statuto speciale, che gode già di piena autonomia finanziaria prevista dagli articoli 36 e 37 dello Statuto, non dimentichiamolo. Abbiamo già ottenuto la disponibilità del ministro Calderoli all'istituzione di un tavolo bilaterale per l'attuazione dell'articolo 119 della Costituzione nella sua nuova formulazione, con il principio dell'insularità inserito sul finire della precedente legislatura che dà diritto a Sicilia e Sardegna a ottenere sui trasporti un indennizzo per i disagi provocati dalla peculiarità geografica. Ci confronteremo”.

Soddisfazione da parte del governatore, prima che ci fosse la tempesta perfetta contro di lui: Il progetto esitato in Conferenza Stato-Regioni - ha poi aggiunto il presidente, entrando nel merito del documento approvato - è un primo punto di partenza votato da tutte le Regioni di centrodestra. Sono state introdotte, nel corso di questi mesi di dibattito, grandi modifiche: dal ruolo del Parlamento che dovrà pronunciarsi sui pareri (al posto delle Commissioni), fino all'individuazione dei Lep, che sarà molto piu lunga e articolata, ma sono previste novità anche sui costi standard e sul costo storico. Abbiamo chiesto inoltre al ministro Calderoli - ha concluso Schifani - di riaprire il tavolo per la riattivazione di quelle prerogative che abbiamo perso, non certo per colpa di questo governo o dei governi più recenti, ma perché le classi politiche siciliane del passato hanno ceduto alle pressioni nazionali affinché queste prerogative venissero spente e permesso che le tasse fossero trattenute dallo Stato anzichè lasciate sul territorio. Sarò tutore dei siciliani, dei loro diritti, delle nostre prerogative, dell'articolo 119 e dell'insularità e non certo un traditore”.

La Cgil si prepara alla mobilitazione insieme ad Acli, Uil Sicilia, Legacoop, Ali, Arci, Anpi e Uisp Sicilia di un appello per contestare la posizione assunta da Schifani, in ballo c’è l'unità nazionale che “Punta a peggiorare i divari e le diseguaglianze esistenti, invece di mettere in campo investimenti straordinari per ridurli”.

E’ Davide Faraone, deputato nazionale di Italia Viva- Renew Europe che va dritto al punto: "Non mi sarei mai aspettato che Schifani schierasse la Sicilia a favore del testo sull'autonomia differenziata, così fortemente voluto dalle regioni a guida leghista del Nord, che rischia di dividere in due l'Italia. Così come mi sarei aspettato maggiore rigore da Fratelli d'Italia sulla tutela dell'unità della nazione. Sui livelli essenziali delle prestazioni, sulla mancata applicazione della spesa storica e sulle materie oggetto di autonomia differenziata, Calderoli ha fatto solo chiacchiere e non ha dato alcuna garanzia. Ma ciò che più mi ha colpito è la scelta di mandare il vice presidente della regione, leghista, a votare in conferenza delle regioni in rappresentanza della Sicilia. Siamo stati commissariati dai leghisti del nord e non abbiamo alcun diritto di parola sul nostro futuro. In nome della realpolitik si abbandona a se stesso il mezzogiorno".