Il Comune di Marsala intitolerà degli spazi pubblici del quartiere Sappusi alle Vittime della mafia, in particolare le vittime delle due Stragi di Capaci e Via d'Amelio. Lo ha deciso l'amministrazione comunale con un provvedimento del sindaco Massimo Grillo.
Iniziativa, questa, che andrà a chiudere gli eventi promossi con la Questura di Trapani e il Tribunale di Marsala, per il 30° Anniversario delle Stragi del 92.
Mantenere viva la memoria di chi ha perso la vita per combattere la mafia, di chi ha fatto fino in fondo il proprio dovere per servire lo Stato, non solo è giusto ma anche doveroso. Da tempo, però, il rischio che l'antimafia si riduca, sempre più spesso, alla retorica delle giornate di commemorazione o, alla presentazione dei tanti libri sul tema mafia, o come in questo caso, all'intitolazione di una piazza o di una strada alle vittime, è sempre più concreto.
Per l'amministrazione di Marsala evidentemente questo rischio non si corre, e continua, come già fatto per la strada vicina al commissariato, dedicata ad Emanuela Loi, a dedicare altre otto aree pubbliche al magistrato Francesca Morvillo e agli agenti della Polizia di Stato - tutte Vittime insignite della Medaglia d'Oro al Valor Civile - Vito Schifani, Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo, Agostino Catalano, Claudio Traina, Vincenzo Li Muli ed Eddie Walter Cosina.
Oltre a questo, che è importante, per carità, quello di cui avrebbe bisogno, però, il quartiere popolare Sappusi, come del resto gli altri quartieri popolari della città, e soprattutto i giovani e i bambini che vi abitano, sono i servizi, il decoro, centri dove potersi ritrovare, dove poter giocare, e dove sentirsi parte di una comunità, insomma, dove si sente la vicinanza delle istituzioni, cosa che, purtroppo, e i quartieri popolari di Marsala ne sono una prova, non sempre è così, e si rischia di fare e credere che l'antimafia sia quella fatta, solo ed esclusivamente, di targhe, targhette e slogan.