La "Banda di Via Catito" a Trapani, il monopolio della droga e le "analogie" con la Via Virgilio a Marsala
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Ancora una operazione antidroga in provincia di Trapani, e questa volta, ad essere stata smantellata, è stata la "Banda di Via Catito" che deteneva il monopolio dello spaccio, sia di droghe leggere che pesanti, nella zona del centro storico del capoluogo Trapanese e che riforniva le Egadi e in particolare l’isola di Marettimo, utilizzando come copertura la vendita ambulante di frutta.
Ieri i Carabinieri di Trapani hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo, su richiesta della D.D.A., nei confronti di 4 indagati, per loro 2 divieti di dimora nella provincia di Trapani e 2 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria. Sono, però, dieci le persone arrestate durante il corso delle indagini per spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, marijuana e hashish, mentre in sette sono stati deferiti all’autorità giudiziaria.
Chi sono i quattro colpiti dalle ordinanze cautelari - Tra i componenti della “Banda di via Catito”, anche padre e figlio. Si tratta di Salvatore e Alberto Sansica, rispettivamente di 64 e 42 anni, che, all'alba di oggi, sono stati raggiunti da una ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Palermo, su richiesta della Dda. I due sono stati sottoposti al divieto di dimora nella provincia di Trapani. Alberto Sansica era già detenuto in carcere per altra causa. Per Samuel Costa di 26 anni, originario di Castelvetrano, ma residente a Trapani è scattato, invece, l'obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria. Stesso provvedimento è stato adottato per un altro componente della gang: il tunisino Mohamed Nahouchi di 37 anni, anche lui già detenuto per altra causa.
Le due "strade della droga" e il patto tra gruppi di spacciatori - A quasi un mese dalla maxi operazione che a Marsala ha sgominato la più grande "piazza" della droga cittadina, in via Virgilio, nel quartiere di Sappusi, un'altra operazione dei carabinieri nella roccaforte dello spaccio a Trapani. Sono molto simili i contesti, con due strade, la Via Virgilio a Marsala e la Via Catito a Trapani, al centro di rete di spacciatori che vedeva, sia nel primo caso che nel secondo, più gruppi collaborare tra di loro e spartirsi il "mercato" 24 ore su 24. A Marsala ben tre gruppi di spacciatori guidati da tre donne: Arianna Torre con Giovanni Parrinello, Alessia Angileri e Gisella Angileri con Vito Alessio Allegra. La fiorente attività di spaccio nella via “Catito, secondo gli inquirenti era gestita da due gruppi di spacciatori, trapanesi ed extracomunitari, che agivano, in concorso fra loro, negli stretti vicoli del centro cittadino durante l’intero arco della giornata, con un modus operandi ormai ben collaudato.
B&B trasformato in laboratorio per il taglio - A Trapani, cocaina, hashish e marijuana venivano smerciate, h24, tra i vicoli e le stradine adiacenti la via Catito, a Trapani, diventata la roccaforte della droga. Pusher locali ed extracomunitari avevano sancito un “patto di ferro” riuscendo a detenere, nella zona del centro storico, il monopolio dello spaccio, proprio ad un tiro di schioppo dal Palazzo di giustizia. Lo spaccio è proseguito incessantemente nonostante i duri colpi inferti, dai carabinieri, alla banda, con arresti, in flagranza di reato, eseguiti in passato e con il sequestro di un ingente quantitativo di “coca” - circa ottanta grammi – nascosta in una stanza di un Bed and breakfast presa in affitto dagli indagati e trasformata in laboratorio per il “taglio” dello stupefacente.
Lo spaccio alle Egadi e la droga dentro il pollo allo spiedo - L'operazione di ieri ha chiuso il cerchio sulla “Banda di via Catito” che riforniva, però, di droga – è emerso dalle indagini - anche le isole Egadi. In particolare, Marettimo, dove la sostanza stupefacente arrivava celata tra le cassette di frutta e verdura. Ma anche nascosta, in una circostanza, in mezzo ad un pollo allo spiedo. Particolare, questo emerso, quando i carabinieri arrestarono Filippo Marchese. Il giovane – classe '92 – venne bloccato dai militari dell'Arma – dopo aver nascosto sotto il sedile di un aliscafo, in partenza dal porto di Trapani, un sacchetto di nylon. Dentro oltre al pollo c'era un panetto di hashish del peso di 283 grammi. Nella stessa giornata i carabinieri denunciarono anche un tunisino trovato in possesso di sette grammi di hashish. L'extracomunitario venne fermato mentre si aggirava per le vie del centro storico.
Il via alle indagini, con la droga che arriva a Marettimo con le cassette di frutta e verdura - Nella rete degli investigatori, a marzo del 2021, finì anche un venditore ambulante di Marettimo e iniziarono da lì le indagini culminate ieri nello smantellamento della rete di spaccio in via Catito. Oltre alla frutta e verdura, l'uomo fermato due anni fa, vendeva anche dosi di cocaina sull'isola (potete leggere qui l'articolo). L’uomo, con i continui viaggi a Trapani, per rifornirsi di prodotti ortofrutticoli garantiva anche l’approvvigionamento di stupefacente a Marettimo. I militari allertati da una segnalazione anonima, notarono gli strani movimenti dell’indagato sul posto di lavoro, notando che, nonostante lo scambio di soldi, alcuni clienti andavano via senza aver acquistato alcun prodotto ortofrutticolo. Perquisito venne trovato in possesso di 4 dosi di cocaina all’interno della tasca dei pantaloni. Altre 14 dosi del peso di 10 grammi complessivi, invece, furono ritrovati nella sua abitazioni. Altri arresti vennero, infine, eseguiti all'imbarcadero di Trapani per le isole Egadi.
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