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04/05/2023 06:00:00

   Sicilia. Dopo le elezioni Schifani fa i conti. Turano rischia il posto in giunta

Le amministrative di maggio e il risultato ottenuto sarà per il centrodestra motivo di confronto anche per gli assetti della maggioranza di governo.


Il governatore Renato Schifani tira dritto: una verifica sull’operato di tutti, poi il da farsi. Insomma una sorta di monito anche nei confronti dell’assessore trapanese Mimmo Turano, che a Trapani è praticamente costretto ad appoggiare il candidato sindaco di centrodestra, Maurizio Miceli. Lo fa a titolo personale, la lista non c’è. Il simbolo della Lega non è presente, quelli che erano i suoi amici, mai tesserati Lega e mai transitati nemmeno informalmente in Prima l’Italia, hanno deciso di rimanere civici e di appoggiare l’uscente Giacomo Tranchida.


Un papocchio. Ne ha cavalcato l’onda Fratelli d’Italia, ma quello che è accaduto era noto già da settimane, come la bella addormentata nel bosco “elettorale” si sono svegliati prima del deposito delle liste.
Una sorta di pit stop l’esecutivo regionale lo farà i primi di giugno, la Lega farà il suo pressing per non sostituire Turano che ha tessuto una fitta rete politica con l’assessore Luca Sammartino, valutazioni interne che verranno consumate insieme alla commissaria regionale, Annalisa Tardino.
Rumors insistenti indicano in uscita anche Giovanna Volo, la Sanità è materia che scotta, condizioni difficili e problemi irrisolti hanno travolto la taciturna assessora, indicata come un tecnico ma con delle evidenti difficoltà di gestione. Ma nei palazzi corre il nome anche di Caterina Chinnici, che potrebbe andare a ricoprire la carica di assessora in questo governo regionale.


Schifani imbarca tutti, deve rafforzare la sua posizione, così rientra pure Gaetano Armano, candidato alle scorse elezioni regionali come presidente in quota Azione-Italia Viva, lui che fu assessore al Bilancio al governo di Nello Musumeci, oggi va a ricoprire l’incarico attraverso cui curerà i rapporti con Bruxelles e col governo nazionale, in materia di finanziamenti extra-regionali.


Il suo compenso sarà di 60 mila euro l’anno, la durata del mandato è di un anno, non si comprende se è un tecnico, se rappresenta Azione in quota governativa, se invece è rientrato in Forza Italia.
Una grande confusione per una piccola poltrona.
Occhi puntati a Milano questo fine settimana dove si terrà la kermesse nazionale di Forza Italia, tutti lì da Giancarlo Cancelleri a Caterina Chinnici.