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19/07/2023 22:20:00

A Selinunte, le “storie oniriche di materie” dell’artista Sergio La Barbera

 Mondi fantastici, simboli enigmatici, immagini surreali. Sono le narrazioni artistiche di Sergio La Barbera, nella mostra curata da Giuseppe Maiorana dal titolo “Storie oniriche di materie”, che sarà inaugurata venerdì 21 luglio alle 19, presso il Momentum Bio Resort a Selinunte.

L’evento organizzato in collaborazione con l’Associazione Selinunte Cunta e Canta e la Rete Museale e Naturale Belicina, sarà visibile al pubblico dal 22 luglio al 5 settembre, tutti i giorni, dalle 10 alle 21.

 

Sergio La Barbera nasce a Palermo il 16/05/1997. Si diploma al liceo artistico Renato Guttuso di Bagheria e successivamente consegue il diploma accademico come maestro d'arte al triennio in pittura all’Accademia di belle Arti di Palermo e in seguito ottiene il  diploma accademico al biennio specialistico in pittura. Ha partecipato alle mostre collettive “Polizzi arte contemporanea” del 2021 a Polizzi Generosa  a cura di Doriana Bruccoleri, la collettiva “Cantieri in corso” del 2022 a Palermo a cura di Gianna Di Piazza e la collettiva “Codici” del 2022 a Monreale a cura di Ilaria Cascino. Nel 2023 è stato selezionato dall' associazione “Amigos de Europa” per realizzare un murales a Cortes De La Frontera, Malaga.

 

Gli artisti - dice Giuseppe Maiorana – così come ricerca anche La Barbera, spesso si ispirano ai loro sogni e li trasformano in narrazioni artistiche che catturano l’essenza dell’inconscio umano.

Attraverso la rappresentazione di mondi fantastici, personaggi reali e non, simboli enigmatici o immagini surreali, l’arte si apre ad un universo di possibilità al di là del razionale e non del tangibile. L’incontro tra le diverse materie e l’onirico crea, così, un terreno fertile per esplorare sé stessi, l’essere umano e la sua relazione con il mondo che lo circonda. L’artista, conseguentemente, diventa il ponte tra il visibile e l’invisibile, il concreto e l’astratto. Così La Barbera attraverso i suoi lavori, ci invita a esplorare l’ignoto e ad abbracciare la bellezza e la complessità delle nostre esperienze interiori. Questa perfetta combinazione tra materia ed onirico ci invita a riflettere sulla natura della realtà stessa”.