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25/07/2023 02:20:00

Il primato della politica

Il primato della politica. Il concetto è stato spesso evocato, quando i tecnici sono stati chiamati a sopperire alla sua assenza, Draghi è stato l'ultimo. Il risultato delle urne è stato inequivocabile l'anno scorso, pieno mandato alla Meloni & company.

L'idea è declinabile, molto attraente quella espressa dal filosofo Antonio Gramsci: L’elemento popolare “sente”, ma non sempre comprende o sa; l’elemento intellettuale “sa”, ma non sempre comprende e specialmente “sente”. È dunque necessario evitare due estremi: “la pedanteria e il filisteismo da una parte e la passione cieca e il settarismo dall’altra”. Pertanto “l’errore dell’intellettuale consiste nel credere che si possa sapere senza comprendere e specialmente senza sentire ed esser appassionato”. Come se “l’intellettuale possa essere tale -e non un puro pedante- se distinto e staccato dal popolo-nazione, cioe? senza sentire le passioni elementari del popolo”.

Il 'mantra' in campagna elettorale di Giorgia fu:pronti La classe politica non lo è stata,iniziando dai veterani:La Russa,Santanchè, Nordio e Piantedosi, proseguendo con; Lollobrigida, Sangiuliano e Valditara, terminando con;Del Mastro e Donzelli. Riferendosi all'opinione del comunista sardo: sono certamente tutti passionali e settari, ma disconoscono il galateo del ruolo e spesso le idee per svolgerlo. Se ne rammenta uno su tutti, il soggetto che dovrebbe essere l'intellettuale per antonomasia : il ministro della Cultura, giudice del premio Strega;" Ho ascoltato le storie che sono espresse nei libri finalisti,proverò a leggerli", strepitosa la risposta della conduttrice Cucciari:"quindi andrà oltre la copertina".L'esercizio dell’attività politica ebbe la sua genesi con la nascita, delle pòleis greche, che erano città-Stato dotate di una loro autonomia. Fin d'allora il primato della politica è un faro che deve indicare la navigazione di una società.

Vittorio Alfieri