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18/08/2023 08:00:00

Marsala: "Basta con questi disfattisti da salotto!"

In tante cose siamo bravi noi siciliani ma quello che ci riesce meglio, soprattutto a noi marsalesi, è il disfattismo.

Ultimamente ascolto molto per strada e soprattutto noto da parte di tantissimi lettori di testate giornalistiche on-line una sorta di accanimento e un’attività propagandistica diretta a provocare il collasso della nostra città. Probabilmente molti vogliono colpire l’amministrazione comunale con il loro atteggiamento di accentuato scetticismo o di critica distruttiva nei confronti della nostro bellissimo territorio; ma non credo sia solo questo. Anche con le precedenti amministrazioni questo odioso sentimento faceva la sua parte nel fare cattiva pubblicità 'A GRATIS = con malizia o addirittura malvagità' a Marsala e ai marsalesi.

Il disfattismo di noi marsalesi credo sia soprattutto insito nella nostra indole di accettare la sconfitta senza lottare od opporre resistenza. L’effetto ‘Caporetto’ !

Ma non basta! Perché oltre ad essere disfattisti noi marsalesi siamo molto più bravi ancora a bloccare, a troncare sul nascere qualsiasi processo costruttivo e propositivo degli altri a prescindere dal buon esito che potrebbe portare ciò o dalle buone intenzioni o buone fondamenta su cui è basato il desiderio avversario.

Sì, perché a Marsala si vive l’uno contro l’altro, dove l’altro può essere il vicino, il parente stretto perfino, il guidatore davanti-affianco-o dietro me, il lavoratore, il disoccupato… chiunque è buono per sfogare la nostra rabbia e la nostra insoddisfazione.

Sono uscito dai social qualche anno fa perché mi davano fastidio i cosiddetti ‘leoni da tastiera’: gente senza personalità e senza nulla da dire nella società se non nascosti dietro ad una tastiera.

Amo quelle persone, invece, quelle comunità e quelle città italiane ed estere, che ho avuto la fortuna di visitare, dove cittadini pur insoddisfatti della propria città, dell’operato del proprio amministratore condominiale o del proprio sindaco, si sbracciano, creano gruppi di cittadini-attivi, organizzano associazioni di volontariato o semplicemente si mettono insieme per pulire davanti la loro casa o il loro condominio, le spiagge o quelle parti della città più trascurate, per pitturare panchine arrugginite, piantare fiori davanti casa, strappare erbacce, promuovere iniziative per far conoscere il proprio territorio e i siti storici e monumentali più importanti, si prendono cura delle tante esigenze delle persone in difficoltà o degli animali abbandonati (a 'GRATIS= senza scopo di lucro')… e tante, tantissime altre cose che si fanno in giro per l’Italia e per il mondo e che si potrebbero benissimo fare anche a Marsala se, anziché buttare fango continuamente, accusare, fare critica solo e sempre negativa, si facessero iniziative pro-positive, che pur mantenendo il loro tono critico, riuscirebbero sicuramente a creare qualcosa di bello per la nostra città, per i nostri figli, per i turisti, per noi.

E chi lo sa!? Magari tutto ciò potrebbe contagiare tante altre persone. A dire la verità di persone belle a Marsala ce ne sono tante ma sono ancora troppo poche e poco sostenute da altri cittadini e dall’amministrazione comunale probabilmente. Bisogna fare meglio; bisogna che tante altre persone si alzino dalle loro poltrone; ormai disfatte pure loro!

Le critiche certamente ci vogliono e se costruttive fanno bene ma prima di dare ‘INVIO’ alle nostre lamentele chiediamoci cosa posso fare di più IO a questo o a quel proposito?

Un’utopia? Io credo sia un sogno, un sogno da portare a meravigliosa realtà. Perché quando si sogna da soli è un sogno, quando si sogna in due comincia la realtà e se saremo in tanti….

Bella questa frase, no?! Alcuni la attribuiscono a Che Guevara, altri ad John Lennon altri a Giovanni Paolo II. Ma a noi marsalesi tutto ciò non deve interessarci perché chiunque l’abbia detta per la prima volta, questa frase, contiene una potente verità; che tuttavia senza il nostro entusiasmo, ottimismo e la nostra voglia di fare, senza il nostro volerci mettere in gioco e il nostro desiderio di riscatto rimarrà solo parola morta.


Vittore Saladino