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01/09/2023 06:00:00

Sicilia, la politica torna in movimento. Miccichè cerca la tregua

 Torna in movimento la politica siciliana, con la ripresa dei lavori parlamentari all'Assemblea Regionale, il centrodestra si riunisce per coordinarsi in vista delle scadenze legislative dei prossimi mesi e delle iniziative promosse dal governo regionale sul piano normativo.

Ad indire la riunione il coordinatore regionale di Forza Italia, Marcello Caruso, che ha invitato per lunedì prossimo i segretari regionali dei partiti di maggioranza: ”Nella scia degli incontri tenuti nei mesi scorsi con regolarità - afferma Caruso - riprendiamo adesso questa attività di coordinamento che servirà per organizzare al meglio il nostro lavoro comune dei prossimi mesi, per proseguire nel lavoro di realizzazione del programma elettorale del Presidente Schifani.”

All’ordine del giorno nelle prossime sedute dell’ARS c’è il ddl province e il ddl psicologo di base, sulle province la questione è abbastanza chiara: la Corte Costituzionale si è pronunciata e bisognerà porre rimedio agli 11 anni di commissariamento, le elezioni vanno fatte subito o di primo livello o di secondo livello, purché si esca dal limbo.
I partiti sono in fermento anche per questo, potrebbe votarsi ad aprile unitamente alle amministrative.

A tenere banco poi nelle ultime giornate alcune dichiarazioni rilasciate da Gianfranco Micciché, l’ex presidente dell’Assemblea ed ex coordinatore regionale azzurro sostiene che per FI non c’è più niente da fare, che il dopo Berlusconi è lo sfilacciamento del partito. L’unico, dice, in grado di essere leader di un’area moderata che aggreghi le forze centriste è Renato Schifani. Dopo averlo osteggiato adesso gli concede una tregua, non disinteressata. Miccichè sa che è al capolinea politico, sa di essere stato messo in un angolo e che per lui non ci sono altre alternative se non quelle di allinearsi al presidente.

Miccichè ha aperto: “Serve una nuova area moderata con Schifani regista per salvare Forza Italia. La Sicilia può farsi laboratorio di un nuovo compromesso storico, guardando anche al Pd e alla Lega, per fermare lo strapotere della destra pigliatutto”.

A chiudere il dialogo sono gli ex suoi alleati dentro e fuori il partito: “Proposta irricevibile”. Annalisa Tardino, coordinatrice regionale Lega, rifugge la proposta di Miccichè: “Non siamo disposti a confluire in un minestrone senza identità. Siamo alleati leali della Premier”.

Secca la replica pure del coordinatore regionale di FdI, Giampiero Cannella: “Sarà frutto della noia di fine estate. Gianfranco ha spesso teorizzato alchimie svincolate dalla realtà. È strano che lo faccia quando il centrodestra vince ovunque: alle Politiche, alle Regionali, a Palermo e Catania”.