E’ il giorno del dolore, è il giorno dell’ultimo saluto a Marisa Leo, uccisa una settimana fa a Marsala dall’ex compagno, Angelo Reina, che poi si è suicidato.
E’ una comunità scossa quella di Salemi, la città di Marisa. Nella Chiesa Madre della città alle porte del Belice oggi si terranno i funerali, alle 16, e si prevede una gran folla per dare l’ultimo saluto ad una donna la cui gioia ed energia rimarranno nel ricordo di tutti. Non tutti potranno entrare in Chiesa Madre e sarà installato un maxi schermo all’esterno.
Sarà lutto cittadino a Salemi, con le bandiere a mezz’asta negli edifici comunali e in tutti gli uffici pubblici. Il sindaco di Salemi, Domenico Venuti, ha invitato a osservare una pausa di silenzio nei luoghi di lavoro durante i funerali.
La morte di Marisa Leo ha profondamente colpito anche la comunità marsalese.
Così anche a Marsala oggi sarà lutto cittadino, oltre a Salemi città di Marisa in cui si svolgeranno i funerali alle 16.
Con proprio provvedimento, il sindaco Grillo ha anche disposto l'esposizione a mezz'asta della bandiera comunale listata a lutto, sia nel Palazzo di Città che a Palazzo VII Aprile; la chiusura per 10 minuti delle attività commerciali, con abbassamento delle serrande a partire dalle ore 16.00; il divieto di attività ludico-ricreative, in contrasto con il carattere luttuoso della cerimonia, dalle 16.00 alle 17.00.
Inoltre sempre oggii alle 19 le associazioni femminili di Marsala, ANDE, CIF, Comitato delle Pari Opportunità del Tribunale di Marsala, Fidapa, Spazio Donna insieme con Gli Amici del Terzo Mondo ed Archè, invitano la cittadinanza a partecipare a un momento di raccoglimento in ricordo di Marisa Leo, sotto l'arco di Porta Garibaldi, in cui è stato realizzato un murales dedicato alla 39enne vittima di femminicidio. ‘Questo momento, che vuole tenersi lontano dal clamore e dalla spettacolarizzazione – dicono i referenti – sarà un modo per unirci tutti, uomini e donne, nel dolore che ha colpito la comunità marsalese’.
Prosegue intanto l'inchiesta sul delitto. Sembrerebbero confermare lo sfondo passionale anche le modalità accertate dall'autopsia appena eseguita: secondo le prime risultanze l'assassino si sarebbe accanito sul ventre della 39enne con più di tre colpi di fucile. Una sorta di esecuzione con il macabro rituale degli spari all’altezza dell’utero.
Spuntano anche nuove testimonianze di amici e conoscenti della manager che lavorava alla comunicazione delle cantine Colomba bianca di Mazara del vallo. Confermerebbero che Marisa Leo viveva in un clima di terrore. Pochi giorni prima dell'omicidio, Reina le avrebbe mandato un messaggio minaccioso: “O con me o con nessuno”. E a verbale c'è anche il racconto di chi riferisce che l'uomo durante le visite alla figlia avuta con Marisa Leo le avrebbe mostrato sul cellulare delle armi avvertendola che frequentava il poligono di tiro.