Quantcast
×
 
 
14/10/2023 06:00:00

Sicilia, il patto tra Salvini e Lombardo: "Non è fusione, ma abbiamo tanti voti"

Il patto politico tra la Lega di Matteo Salvini e l’MPA di Raffaele Lombardo è stato siglato ieri, a Palermo. Dovrebbe poi nascere un intergruppo all’ARS e comunque sempre in sostegno del governo guidato da Renato Schifani.

L’obiettivo per il Carroccio in Sicilia è quello di continuare a crescere, di fare una lista forte per le elezioni europee e anche di parlare di federalismo fiscale.
Lombardo non si è detto contrario alla riforma di Calderoli, seppure con i necessari confronti e quindi contro bilanciamenti per la Sicilia. Per Lombardo non c’è storia, i due partiti federati portano con sé una bella percentuale di consensi: il 13,6%.
L’ hotel delle Palme era gremito di classe dirigente, dall’assessore Roberto Di Mauro ai consiglieri comunali dell’MPA e ai dirigenti regionali, per Trapani era presente Angelo Rocca.

Per la Lega presenti i quadri dirigenti di partito e anche i rappresentanti istituzionali, Luca Sammartino, Marianna Caronia, Annalisa Tardino.
Un patto federativo che mette al centro anche la risoluzione di situazioni annose come quella del Ponte sullo Stretto, e poi rete ferroviaria, del resto Matteo Salvini è ministro delle Infrastrutture.

Sono dieci al momento i deputati dell’intergruppo Lega-MPA, una grande forza con cui si dovrà fare i conti, mettono insieme l’assessore all’Agricoltura, Sammartino, l’assessore all’Istruzione, Mimmo Turano, l’assessore all’Energia,Roberto Di Mauro: “I sindaci ci hanno a loro disposizione”.

Lombardo ha un tono scherzoso in conferenza stampa, anticipa la domanda su una eventuale candidatura: “Ho un’età, sarei destinato a perdere, ma mi cimenterei”.
Salvini lo dice chiaro: “Non solo il Ponte ma ci sono 30 miliardi per la modernizzazione di ferrovie, strade, autostrade porti e aeroporti. I due gruppi avranno grande forza, non chiediamo nulla ma possiamo lavorare meglio. Sono certo che per le europee la Lega sarà il primo partito scelto dai siciliani. Costruiremo liste fortissime”.

Il chiarimento che non si tratta di una fusione a freddo ma di un accompagnamento grazie alla classe dirigente. Secondo Salvini il voto del 9 giugno sarà un referendum.
Altri appuntamenti poi saranno il 21 ad Agrigento e il 28 ottobre a Palermo. La campagna elettorale, come ha sottolineato Lombardo in chiusura, è già iniziata.