Scirocco e rischio incendi in Sicilia. Richiamati i forestali
Siamo nella seconda metà del mese di ottobre ma il caldo anomalo di questa infinita stagione estiva non molla, quanto meno al Sud. E da oggi c'è il concreto rischio di incendi a causa delle alte temperature e del forte vento di scirocco. Il Diparimento regionale della Protezione Civile regionale ha diramato un’allerta rossa per rischio incendi nelle province di Trapani, Palermo e Messina.
Situazione leggermente meno allarmante ma di preallerta nelle province di Agrigento, Catania e Ragusa.
Gli esperti, invece, non segnalano nessun pericolo a Enna, Caltanissetta e Siracusa.
Le previsioni meteo per oggi e venerdì in Sicilia - Oggi giovedì 19 ottobre, si prevede una giornata soleggiata, con un aumento delle temperature che colpirà diverse province, ma in modo particolare Palermo. In particolare, lungo la costa tirrenica, la costa meridionale e sull’Appennino, il cielo sarà principalmente sereno per l’intera giornata. Lungo la costa ionica all’inizio della giornata ci saranno diverse nuvole, ma nella tarda mattinata si verificheranno ampie schiarite fino a raggiungere un cielo sereno. Nelle zone interne il cielo sarà poco nuvoloso per gran parte della giornata, con qualche aumento delle nuvole in serata. Le masse d'aria calda dal Nord Africa raggiungeranno le coste del Trapanese, del Palermitano e del Messinese tirrenico, portando raffiche di vento forti, prossime o superiori a 60-80 km/h sui crinali montuosi. Possibili picchi di 33-35°C a Palermo. Temperature massime nell'intorno di 27-30°C ad Agrigento, Catania, Messina e Siracusa, in un contesto stabile e asciutto. I cieli saranno prevalentemente lattiginosi.
Qui le minime e le massime per ogni provincia - A Catania si registreranno 19 °C – 26 °C, a Trapani 21 °C – 29 °C, a Palermo 25 °C – 35 °C, a Siracusa 16 °C – 26 °C e a Messina 20 °C – 24 °C. Seguono Ragusa con 14 °C – 27 °C, Agrigento con 17 °C – 29 °C, Enna con 13 °C – 24 °C e Caltanissetta con 15 °C – 28 C.
Le previsioni di Giovedì 19 Ottobre nel trapanese: giornata caratterizzata da cielo sereno o poco nuvoloso. Durante la giornata di domani si registrerà una temperatura massima di 28°C alle ore 15, mentre la minima alle ore 7 sarà di 22°C. I venti saranno sia al mattino che al pomeriggio forti provenienti da Sud con intensità compresa tra 36 e 41km/h, forti da Sud-Sud-Est alla sera con intensità tra 35km/h e 42km/h. L'intensità solare più alta sarà alle ore 13 con un valore UV di 4.8, corrispondente a 728W/mq.
Le previsioni di Venerdì 20 Ottobre nel trapanese: giornata caratterizzata da qualche nube sparsa, temperatura minima 23°C, massima 29°C. Nel dettaglio: cielo poco nuvoloso o velato al mattino, qualche nube sparsa al pomeriggio, cielo coperto alla sera. Durante la giornata si registrerà una temperatura massima di 29°C alle ore 14, mentre la minima alle ore 6 sarà di 23°C. I venti saranno al mattino molto forti provenienti da Sud-Sud-Est con intensità compresa tra 47 e 54km/h, molto forti da Sud al pomeriggio con intensità tra 46km/h e 58km/h, alla sera moderati provenienti da Ovest-Nord-Ovest con intensità di circa 19km/h. L'intensità solare più alta sarà alle ore 13 con un valore UV di 4.1, corrispondente a 673W/mq.
La questione Forestali - Non erano mancate in questi giorni le polemiche sulla questione dei forestali mandati a casa il 15 di ottobre una volta finita la campagna antincendio iniziata il 1 di giugno scorso. Nonostante l'emergenza sia ancora presente e con l'allerta dovuta allo scirocco, che potrebbe essere causa di nuovi incendi e proseguire, purtroppo, la lunga scia di questa estate drammatica che ha visto la Sicilia colpita dagli incendi in maniera devastante, qui il racconto su Tp24, gli operai precari (i 151isti, come si chiamano in gergo) dell'Ispettorato Foreste, il cui apporto è fondamentale specie nelle zone più sensibili, in provincia di Trapani, ad esempio, San Vito Lo Capo, lo Zingaro, Macari, Castellammare del Golfo, sono stati lasciati a casa, mentre la Regione aveva deciso di affidarsi al volontariato. La Protezione Civile,. date le previsioni di gran caldo ed i venti forti, ha disposto "a partire dal 16 ottobre e fino al 21 ottobre su tutte le province della Regione, il prolungamento delle attività di pattugliamento, avvistamento e supporto al contrasto degli incendi già affidate alle organizzazioni di volontariato".
L'appello del sindaco di San Vito Lo Capo Francesco La Sala - Sull'allarme caldo e il rischio incendi abbiamo parlato con il sindaco di San Vito Lo Capo, Francesco La Sala che, ricordando quello che è accaduto questa estate, con un territorio devastato dai roghi, si dice preoccupato per quello che si potrebbe verificare e si è appellato al presidente della Regione Schifani e all'assessore Territorio e Ambiente Elena Pagana, chiedendo di riattivare il servizio antincendio, almeno fino alla fine di ottobre. "Questa estate - ci dice il sindaco di San Vito - negli ultimi giorni del Cous Cous Fest abbiamo avuto vento forte di scirocco e si sono attivate ronde di cittadini sanvitesi ma anche turisti che amano il nostro territorio, che si sono organizzati con dei pattugliamenti h24 e proprio quei giorni non si sono verificati problemi particolari se non in zone che non erano custodite".
La marcia indietro di Schifani e il richiamo dei forestali - Alla fine Schifani ha ceduto e in vista del caldo torrido previsto in da oggi in Sicilia da domani, per via dello scirocco, la Regione ha richiamato in servizio gli operai forestali del servizio antincendio, che avevano terminato il loro servizio lunedì scorso. Si rischiava, pertanto, di avere incendi, senza l'adeguato personale per fronteggiarli. «La Regione richiamerà in servizio gli operai antincendio del Corpo forestale per fronteggiare al meglio le condizioni climatiche straordinarie previste in Sicilia nei prossimi giorni» annuncia Schifani, dopo il via libera della giunta regionale, riunita d’urgenza questa mattina, alla dichiarazione dello stato di crisi e di emergenza regionale nell’Isola per dieci giorni. Alla base della delibera, la relazione del capo del dipartimento della Protezione civile della presidenza della Regione, Salvo Cocina, che in particolare per domani, giovedì 19, e venerdì 20, prevede forti venti di scirocco e temperature più alte delle medie con punte sui 35 gradi. Uno scenario che potrebbe favorire lo svilupparsi di incendi. Una previsione confermata anche dal dipartimento nazionale della Protezione civile e dal Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
Sono 1.597 gli operai forestali richiamati - Fino al 21 ottobre, sono 1.597 operai del Corpo forestale richiamati, che avevano già fatto parte della campagna antincendio cessata lo scorso 15 ottobre. Se necessario, il periodo di impiego potrà essere prolungato. Saranno in prima linea per le attività di presidio, pattugliamento ed eventuale lotta attiva alle fiamme. Assieme a loro, le associazioni di volontariato, coordinate dal dipartimento regionale della Protezione civile, a supporto sia del Corpo forestale della Regione che dei vigili del fuoco. Una decisione, quella della giunta, resa possibile, in deroga alle vigenti disposizioni, grazie alla dichiarazione dello stato di crisi e di emergenza regionale.
Nominato un commissario per l'emergenza - Nominato anche un Commissario delegato che coordini tutte le attività necessarie a fronteggiare le eventuali emergenze e le relative incombenze amministrative, così come previsto dalla legge regionale 13 del 2020. A svolgere tale funzione sarà il comandante del Corpo forestale della Regione, Giuseppe Battaglia. Il governo Schifani ha già richiesto al Consiglio dei ministri la dichiarazione dello stato di emergenza per le migliaia di incendi boschivi, di interfaccia e urbani che hanno colpito l’Isola dal 24 al 27 luglio e che hanno prodotto gravi danni al patrimonio boschivo e all'agricoltura, con, purtroppo, anche la perdita di cinque vite umane.
E ieri nel corso del dibattito in aula all'ARS Schifani ha presentato la sua relazione e annuciato che con la Legge di stabilità 2024-2026 ci saranno tempi più rapidi e nuove norme per la prevenzione degli incendi - «L’approvazione della legge di Bilancio e della legge di Stabilità 2024-2026, entro quest'anno, assicurerà l’avvio delle attività di prevenzione dagli incendi nei tempi imposti dal significativo cambiamento climatico, l’introduzione di interventi normativi a supporto di una migliore organizzazione e un rafforzamento delle misure antincendio». Lo ha affermato il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, intervenendo all'Ars sull'emergenza incendi. Schifani ha presentato la relazione sugli incendi che potete scaricare qui.
«Prevediamo - ha aggiunto il governatore - di introdurre un termine, il 15 marzo di ogni anno, entro il quale i dipartimenti competenti, con apposito provvedimento, stabiliranno l’apertura e la chiusura della stagione antincendio ed i sindaci dovranno adottare le ordinanze sulle misure di prevenzione contro gli incendi boschivi e d’interfaccia, per gli interventi di pulizia dei terreni privati; in caso di inottemperanza da parte dei Comuni, sarà previsto il loro commissariamento».
Il presidente Schifani ha ricordato i lavoratori forestali Matteo Brandi e Marinella Sigona, che hanno perso la vita svolgendo il loro lavoro, e le altre vittime dei roghi e il corposo dispiegamento di forze che ha permesso di arginare gli incendi della scorsa estate e salvato centinaia di vite umane. «A queste donne ed uomini - ha detto - deve andare il nostro plauso per l’impegno mostrato anche a rischio della incolumità personale, per la salvaguardia della vita, delle case dei cittadini e del patrimonio naturale e boschivo dei siciliani».
Qui l'intervento ieri in aula del deputato trapanese Dario Safina - "Il mio intervento in aula dopo la relazione del presidente Schifani, assente da mesi, sulla necessità di un piano di prevenzione per gli incendi in Sicilia. Peccato che è ottobre inoltrato, i danni sono già sotto gli occhi di tutti e per domani è prevista nuova allerta incendi dalla Protezione civile. E il servizio dei forestali è scaduto lunedì scorso".
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