Quantcast
×
 
 
27/11/2023 06:50:00

Alla Galleria “Artétika” di Palermo l’arte di Francesca Di Chiara parte dalla nuda Terra 

 In occasione della settimana che comprende la giornata mondiale contro la violenza sulle donne, la galleria d’arte “Artétika”, condotta per molti anni da due donne : Gigliola Beniamino Magistrelli ed Esmeralda Magistrelli, e da sempre impegnata nell’esaltazione della creatività al femminile, ha scelto di rendere omaggio alla Madre Divina, creatrice di vita. La galleria ospiterà, dal 25 novembre al 5 dicembre, una mostra dal titolo: “Madre Terra”.

L’esposizione è curata da Alberto Samonà, con opere dell’artista palermitana Francesca Di Chiara. L’inaugurazione è avvenuta venerdì 24 novembre, alle ore 18,30 in via Giorgio Castriota, 15, a Palermo, in presenza di un pubblico numeroso e attento . Ingresso libero. Orari di visita dal lunedì al sabato, dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 16,30 alle 19,30.

“All’interno della galleria sono esposte 15 opere create con la terra e colorate con i pigmenti naturali, con una tecnica unica ideata dall’artista. A dominare le tele di Francesca Di Chiara sono i colori della terra, le sfumature dal marrone intenso all’arancione e l’intermezzo di verdi e gialli velati. Oppure spiccanti rossi, quasi in fiammate di colore, che completano le opere con guizzi inaspettati”.

Chi è Francesca Di Chiara

Nasce a Palermo nel 1960, nel 1986 si laurea all’Accademia di Belle Arti del capoluogo siciliano. È artista e anche insegnante di Yoga secondo la Tradizione dei Maestri Rishi. Inizia a lavorare come restauratrice insieme ad un gruppo di studenti scelti dal professore Giacomo Baragli, noto scultore siciliano. Dopo avere frequentato l'Accademia, Di Chiara ha vissuto in campagna e lì, meditando all'aperto, è nata la sua nuova tecnica.
«La terra è un elemento organico utilizzata da secoli per la pittura – mi spiega l’artista - sostituita poi dai colori sintetici. Sono tornata alle origini utilizzando la terra per le mie opere, riprendendo la tecnica appunto delle origini e quindi non ancora raffinata. Nelle mie opere utilizzo la carta impastata dalla terra che funge da collante, efficace anche per lungo tempo. Andando in giro per la Sicilia e, essendo una insegnante di Yoga, ho sempre scelto di meditare nel silenzio della natura, scoprendo luoghi meravigliosi con terre dai colori più svariati. Il messaggio che cerco di veicolare, attraverso le mie opere, consiste nel rispetto per la natura, partendo dalla terra che calpestiamo tutti i giorni. La natura ci offre una inestimabile ricchezza, dobbiamo solo ritornare a rispettarla e dare importanza alla terra».

«Le tele dell’artista, all’ interno di questo luogo dell’anima in cui ci troviamo - mi spiega Alberto Samonà, il curatore della mostra -, testimoniano una ricerca, un viaggio che non è soltanto fisico. Non si tratta infatti del solito atto creativo ma di una ricerca interiore, una dimensione che va ben al di là della propensione creativa individuale, ma si congiunge a un respiro universale. In queste opere c’è l’unione tra il piano umano della terra con piani molto più sottili. E’ la terra infatti a offrirci la possibilità di realizzare, attraverso la materia, l’unione con una realtà più grande di noi stessi. Il dipinto che introduce la mostra, in cui è raffigurata una donna che ha i piedi per terra ma protende con le braccia verso l’alto, rappresenta un invito alla ricerca, una consegna ad altro. E’ infatti possibile ritornare a una concezione del corpo come veicolo che ci permette di avere una visione più ampia, partendo dalla realtà di ciò che siamo.».


Il commento di Esmeralda Magistrelli
«Sono felice di ospitare la mostra dell’artista Francesca Di Chiara. La mia galleria ospita prevalentemente mostre di artiste... donne che, attraverso le loro opere, riescono a fare emergere se stesse, mostrando spesso alcuni aspetti che ignoravano di possedere».

 

Dorotea Rizzo