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27/02/2024 06:00:00

Mazara 2024, presentata ufficialmente la candidatura a sindaco di Vita Ippolito

 E’ stata presentata alla città di Mazara, ieri mattina, la candidatura sindaca di Vita Ippolito. A sostenerla, complimentandosi a vicenda, i leader dei partiti e i movimenti che la appoggiano. Forza Italia con Toni Scilla, Giacomo Scala per la Dc, Giovanbattista Quinci per l’UDC, Marico Hopps per l’MPA. Della partita fanno parte pure Antonella Coronetta, che sarà candidata nella lista della sindaca, Francesco Foggia con “La Forza dei fatti”, e poi gli esponenti del PD, rappresentati da Giuseppe Palermo, che parteciperanno con una lista civica che si chiamerà “Energia Popolare”.

In sala presente anche Giorgio Macaddino, anima e mente dell’MPA, che ha voluto candidata proprio la Ippolito.
Anime diverse che conviveranno per tutta la campagna elettore, pezzi di partiti di centrodestra uniti con il PD e il PSI, perché, hanno tenuto a sottolineare, contano le persone.

E ieri di persone ce ne erano tante, di politica nulla o quasi, di programmi meno ancora. Sarà stata l’emozione della prima uscita pubblica ma da tutta quella compagine è uscito un solo leader che dava le carte, cioè Toni Scilla.

La Ippolito ha parlato vagamente di programmi e solo su domande precise, tenendosi abbastanza larga e allungando lo sguardo anche a competenze che travalicano quelle di un sindaco. Il diritto alla Salute e ad avere un ospedale funzionante è sacrosanto ma un sindaco può solo interloquire con le autorità preposte, non può risolvere la questione del personale mancante.

La storia di tutte le campagne elettorali si ripete: bisogna sempre chiedere il come le cose vengano realizzate. Il dado è tratto, le scelte sono state fatte, la campagna elettorale è iniziata. Il centrodestra a Mazara non è unito, la Lega è con Nicola Cristaldi, Fratelli d’Italia è con Salvatore Quinci.


La Ippolito è l’unica donna candidata alla carica di Prima Cittadina, non ha esitazioni del sostenere che è stata lei a scegliere di scendere in campo, dopo le pressioni dei partiti, che tiene molto al femminile nella sua futura giunta, una visione di città aperta al Mediterraneo e alla inclusione: “Se sai valorizzare le storie importanti e metterle insieme sei brava. È prioritaria per noi la difesa della famiglia, della persona. La strenua difesa dell’economia sociale di mercato. Io non sono una super donna ma posso insieme a voi cambiare il mondo”.

Ha fatto cenno alle fragilità di tanti ragazzi “che hanno fatto prevalere la morte con droga e alcol”. Poi la volontà di programmare il terzo ponte: “Su quel ponte devono camminare persone, il primo obiettivo è edificare l’umano”.

La candidata vede la pesca, il turismo e l’agricoltura in maniera integrata, sulla pesca, dice, sono stati fatti degli errori: “Ora bisogna andare in Europa, c’è la possibilità di fare demolizione con ricostruzione. Dobbiamo fare passare questa linea in Europa noi possiamo ricostituire la flotta e guardare alla prospettiva. Un’altra opportunità che può avere la pesca sono gli impianti eolici di offshore, noi sappiamo che gli impianti ci saranno e probabilmente avranno effetti nefasti sui pescatori. Noi dobbiamo pretendere che oltre gli effetti compensativi che i pescatori abbiano un ruolo attivo, diversificando le zone di pesca”.

Sull’agricoltura la Ippolito parla del territorio più vitato d’Europa: “Il Comune deve essere capofila e coordinare gli agricoltori, deve esserci una filiera certa e controllata: non vengano importati prodotti che arrivano dai paesi extracomunitari. Creare un brand di qualità dei prodotti nostrani, l’agricoltura non è solo prodotto finale ma anche enogastroeconomia, questo dipenderà anche dal PUG che verrà approvato dalla prossima amministrazione”.

Dal punto di vista cultura la candidata sindaca ricorda gli anni in cui fu assessore dell’allora sindaco Nicola Vella: “I seminari mediterranei, noi siamo in uno scenario di guerra, riuscire a portare qui le tre religioni monoteistiche per parlare di pace è fare di Mazara una frontiera di pace. Bisogna valorizzare il Satiro, oggi c’è il silenzio su questa scultura. Di particolare rilevanza in tutti quesiti anni io non ho visto nulla. Oggi l’unica cosa che di culturale mi venga in mente è il corpo scultoreo della Lamborghini ma, vorrei ricordare all’Amministrazione, che la Lamborghini non è una scultura di Prassitele”.

Durante il suo intervento ha chiarito il suo impegno in favore delle donne scandendo anche la posizione sull’utero in affitto: “E’ una pratica barbara che mercifica il corpo delle donne”. Poi cita, apprezzandolo molto, l’intervento della deputata Carolina Varchi, che è però di Fratelli d’Italia, per rendere questa pratica reato universale.

 

 



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