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24/03/2024 06:00:00

Dieci film d'animazione ... politici

 Dal momento in cui i video delle manifestazioni del 23 febbraio a Pisa, Firenze e Catania sono diventati virali e da quando la questione palestinese è diventata sempre più calda, la politica è diventata una tra gli argomenti principali di tutte le testate giornalistiche italiane. Ma parliamoci chiaro: in questo caso per “politica” intendo non quella fatta dagli showman del Parlamento o dei Consigli Comunali, ma la sua definizione originaria di stampo greco, quella che si riflette nella società e nei comuni cittadini.

Chi mi conosce sa quanto io creda che il cinema sia uno tra i migliori strumenti che riesca ad offrire un certo spaccato su una certa tematica, e la politica non fa eccezione. Ma anche per cercare di rompere dei pregiudizi ancora in corso, oggi metterò in classifica 10 film d’animazione (e ci tengo a non scrivere il termine “cartoni animati”) che sono intrisi di politica. Eccoli.

10° La principessa Mononoke (1997) di Hayao Miyazaki mescola un mondo orientale incantato con le dinamiche e gli scontri che regolano l’uomo-natura. I due protagonisti potrebbero inizialmente rappresentare una contrapposizione molto stretta tra globalizzazione e potenza generatrice ma nel corso del film si fa molta fatica a distinguerli. La lotta e il conflitto presenti possono, e forse devono, essere interpretati in maniera metaforica.

9° Wall-E (2008) della Pixar Animation Studios ha come protagonista una mini-spazzatura automatica dopo una tremenda crisi climatica che ha reso il nostro pianeta. Si tratta di una profonda denuncia al consumismo (qui spiccatamente americano) e la sua conseguenza, cioè la distruzione della Terra. Si evince anche un forte pessimismo, che dipinge l’essere umano come incapace di rispettare l’altro e in cui la tecnologia rappresenta la nostra autorità.

8° Kiriku e la strega Karabà (1998) di Michel Ocelot concentra in poco più di un’ora miriadi di tematiche. Ambientato in un villaggio africano, una strega in stile 1984 di Orwell applica uno strenuo e devastante regime totalitaria. La genialità della pellicola sta nell’osservare la crudeltà dei potenti con gli occhi di un bambino che forse, nel concreto, riesce ad avere un senso critico migliore di tutto di noi.

7° Una tomba per le lucciole (1988) di Isao Takahata è considerato all’unanimità uno tra i film più strazianti della storia del cinema. Immagini forti ed emotività colossale sono all’interno della seconda guerra mondiale osservata con gli occhi di due bambini orfani. Il maggior pregio di questo film è che durante la visione ci dimentichiamo di star guardando un film.

6° Il gobbo di Notre Dame (1996) della Walt Disney Pictures è, a mio modo di vedere, il film più impegnato della Disney. Temi come l'infanticidio, la lotta sociale e il genocidio non sono soltanto fondamentali ma risultano essere il basamento della pellicola. Victor Hugo potrebbe solo essere fiero di questo riadattamento.

5° Persepolis (2007) di Marjane Satrapi è un sottile autobiografia della regista iraniana. Offre uno spaccato della storia contemporanea dell'Iran, da poco prima della Rivoluzione iraniana fino ai giorni nostri. E la politica è ovunque se si racconta di un paese così splendido dal punto di vista storico ma così politicamente preoccupante.

4° Laputa - Castello nel cielo (1986) di Hayao Miyazaki è una piccola gemma troppo sottovalutata nella filmografia del noto regista giapponese. Amore e amicizia sono solo le tematiche di superficie, mentre l'avidità, i conflitti di potere e l'antimilitarismo sono qui superbamente raccontati. Le ambientazioni favolistiche e la musica di Hisaishi amalgamano perfettamente il tutto.

3° Spirit - Cavallo selvaggio (2002) della Dreamworks Animation ci offre uno splendido sguardo sull'America del XIX secolo. Splendido si intende come tremendo, poiché narra della colonizzazione americana ai danni dei nativi. Un momento storico in cui la libertà di essere se stessi è un optional: questa pellicola ha il pregio principale di rendere attuale una tematica del genere.

2° Il gigante di ferro (1999) della Warner Bros riprende alcuni tratti di Laputa in maniera differente, e lo fa egregiamente. La ricerca del proprio io interiore è immerso in un contesto in cui la classe dirigente risulta totalmente inadeguata. In uno scenario da guerra fredda il razzismo e il terrore del diverso regnano sovrani.
Prima di scoprire la vetta della classifica, ecco una lista di altri film memorabili sull'argomento: Anastasia, La famosa invasione degli orsi in Sicilia, Pocahontas, Porco Rosso, Robin Hood, Si alza il vento, Sotto il burqa.

1° Pom Poko (1994) di Isao Takahata è, secondo me, il miglior film dello Studio Ghibli. Attraverso i tanuki, degli animali della mitologia giapponese, abbiamo una visione brillante sia del conflitto uomo-ambiente sia delle lotte e scontri sociali. Con uno sguardo bizzarro tra il bambinesco e il cruento, qui sono presenti tutte sottostrutture del mondo politico, ovviamente, in una maniera sorridente che ha poco ben poco di speranzoso. Un finto documentario, stile “La fattoria degli animali” di Orwell, che squarcia la nostra realtà.

Luca Lo Buglio



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