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15/04/2024 04:25:00

L'attacco dell'Iran a Israele

 L'Iran ha attaccato nella notte tra il 13 e 14 aprile Israele ed era prevedibile, tanto quanto il sole sorga ad est. Imprevista, imprevedibile la modalità della risposta dopo la distruzione della sezione del consolato dell'ambasciata del regime teocratico degli ayatollah a Damasco ad opera della stella di David.

Non so stati utilizzati i proxy ossia le armi terroriste, bensì militari e in questi termini motivati da Teheran all'Onu: è stato esercitato il diritto all’autodifesa, "per legittima difesa, come delineato nell’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, e in risposta alla ricorrente aggressione militare di Israele". "La questione può considerarsi chiusa così -ha scritto la rappresentante iraniana all’Onu, Saed Iravani-ma se il regime israeliano commetterà un nuovo errore, la risposta sarà considerevolmente più dura".

Il ministero degli Esteri iraniano tramite un comunicato diffuso su Telegram, ha rifererito durante l'operazione che le forze armate dell’Iran stavano "esercitando il diritto innato di autodifesa sancito dall’articolo 5 della Carta delle Nazioni Unite in risposta alle ripetute aggressioni militari del regime sionista, e al martirio degli ufficiali militari iraniani che lavoravano in questo Paese -la Siria-su invito del governo siriano". Emerge poi che l'attacco sia stato simbolico,in ragione delle capacità militari difensive d'Israele, aiutate dagli Stati Uniti e Regno Unito, infatti ha prodotto zero conseguenze, nonostante lo stato ebraico sia stato il bersaglio di 185 droni, 36 missili da crociera e 110 missili terra-terra lanciati anche dall’Iraq dallo Yemen e altamente atteso dalle intelligence occidentali. Ma ha una valenza politica per Ebrahim Raisi presidente della Repubblica islamica, interna per mantenere il consenso la popolazione si è riversatata in strada a festeggiare e d'avvertimento alla comunità internazionale, ossia se riusciremo a recuperare l'uranio nulla c'impedirà di utilizzare l'arma nucleare, se lo riterremo necessario.

I persiani non sono politicamente degli sprovveduti, anzi sono raffinati negoziatori, hanno diffuso il gioco degli schacchi lo stesso nome ha origini persiane, ricompattando nella fattispecie il mondo islamico perché da sciiti ha ricevuto il plauso dai sunniti che rappresenta la stragrande maggioranza del mondo musulmano.Gi Stati Uniti pur confermando il sostegno ad Israele non sarà al suo fianco in un eventuale replica, per evitare l’escalation si aggiunge. Nel frattempo alle 14 del 14 aprile a Tel Aviv il Gabinetto di guerra israeliano si riunisce per stabilire la risposta. Sempre   alle 14 videoconferenza del G7 presediuta dalla Meloni in quanto presidente di turno per stabilire come affrontare la crisi.

L'Iran ha assicurato che la missione italiana Onu dell' Unifil nel sud di Libano non sarà oggetto di attacco. Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si è riunito con emergenza, l'incontro è stato richiesto da Israele, che ha dichiarato l’offensiva "rappresenta una grave minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale". Sempre maggiormente "Mala tempora currunt sed peiora parantur" per il mondo intero.

Vittorio Alfieri