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23/04/2024 06:00:00

Marsala, Grillo e i nuovi assessori. "Questa giunta un delirio politico"

 Il sindaco di Marsala, Massimo Grillo, ha ricomposto la sua giunta. In verità manca l’ottavo assessore ancora.
Ma si allarga il fronte dell'opposizione, e chi aveva prima sostenuto Grillo adesso parla di fallimento.

Tre i nuovi innesti, un nome era già conosciuto nell’ambiente politico marsalese si tratta della ex consigliera comunale di ProgettiAmo Marsala Giusi Piccione, poi passata in Fratelli d’Italia.
Gli altri due esponenti non fanno parte del mondo politico, si tratta di due dirigenti scolastici, un uomo e una donna. Sono Francesco Marchese che entra come tecnico e tale resterà non legato a nessun partito e poi c’è Donatella Ingardia, che entra in quota Forza Italia ma non è mai stata dentro al partito e non si conosce se abbia tessera o meno.
La Ingardia è vicina ad Enzo Sturiano, presidente del consiglio comunale, e all’ex consigliere Davide Parrinello, ritornato pure lui nella casa azzurra.
Forza Italia così vanta tre assessori: Salvatore Agate, Ivan Gerardi e la Ingardia; per Fratelli d’Italia ci sono invece Giusi Piccione e Ignazio Billardello.


I due, Marchese e Giacomo Tumbarello, sono tecnici senza copertura politica.


Cosa accadrà adesso dentro Forza Italia a Marsala e in provincia non si sa. Il coordinatore provinciale, Toni Scilla, ha più volte dichiarato che sono all’opposizione. Adesso l’Amministrazione non ha più alcun alibi, con i nuovi innesti si va verso la ricomposizione e dunque il rilancio. Se questo non dovesse avvenire la strada tracciata si dissolverebbe in poche settimane.

 

 


Dopo il giuramento di ieri, a Palazzo Comunale, la giunta è stata presentata al consiglio comunale.
In Aula alla presenza del sindaco Grillo che ha presentato la squadra: “E’ frutto di un travaglio non facile, sono particolarmente contento perchè ci sono dei professionisti che hanno dato disponibilità per i prossimi due anni. Ho ritenuto di doverli presentare al massimo Consesso Civico perché quanto accaduto negli ultimi mesi meritava un segnale di fiducia verso il progetto e verso la mia persona. Ringrazio i partiti di Fratelli d’Italia e di Forza Italia che stanno sostenendo il progetto”.

Il sindaco poi ha aggiunto: “Spero adesso che ci sia un lavoro di squadra e compatto, che mi faccia recuperare il rapporto con i cittadini”.


 

Non è dello stesso avviso la consigliera Elia Martinico: “Non esiste alcun assessore in quota Forza Italia”.


Positivo il consigliere Pino Carnese: “Io questa volta ci credo davvero, quindi non posso davvero che augurare un buon lavoro”.


C’è un clima di attesa in consiglio ma l’opposizione è pronta a passare al contrattacco, a prendere parola è Vito Milazzo, del gruppo Marsala in Azione, che non è più vicino alle posizioni politiche di maggioranza, dunque di Grillo: “La ricomposizione del gruppo assessoriale non vede grandi cambiamenti. C’è una valutazione da fare, un bilancio rispetto a questi tre anni e mezzo che ci ha pure visti impegnati a fare la nostra parte, non possiamo però non constatare il fallimento politico di questa esperienza, che riteniamo chiusa. Bisogna andare oltre. Per noi sono stati tre anni e mezzo in cui abbiamo provato ad incidere nell’azione amministrativa ma abbiamo incontrato un muro di gomma. Sono stai tre anni e mezzo di opportunità perse. Non è tutto negativo, c’è un lavoro significativo sul PNRR”.


E’ ufficiale, dunque, il gruppo degli ex componenti di Liberi è passato all’opposizione, c’è una sottigliezza che deve essere colta, Milazzo dice chiaro: bisogna andare oltre. Il sindaco Grillo è stato eletto con una maggioranza bulgara, 21 consiglieri comunali e solo 4 di opposizione. Oggi può contare solo su pochi.

Milazzo chiude così: “Questa è l’Amministrazione delle mezze verità, è un deliro politico: mezza Forza Italia l’appoggia e mezza no, mezza Fratelli d’Italia l’appoggia e mezza no. Mezza DC l’appoggia e mezza no. Riteniamo che in questa Aula ci siano le competenze e le capacità per costruire la nuova classe dirigente”.


Sulla mozione di sfiducia ha dichiarato: “Non siamo disponibili a sottoscriverla se non c’è un progetto alternativo pronto”.
La necessità di una verifica politica viene richiesta da Pino Ferrantelli, per comprendere davvero chi appoggia il sindaco e chi no. Richiesta a cui si accodano anche altri consiglieri, è tempo di capire chi sono maggiorana e chi opposizione.
Di urgenze della città ha parlato Flavio Coppola: “Non è stata facile la “gestione”, lunga. Sindaco, al rilancio non ci crede nemmeno lei. La città ha bisogno di uscire dal torpore, forse perché anche i partiti stessi non riescono più ad impartire le regole per dare stabilità”.


Non ci sono ancora le deleghe assegnate, operazione che avverrà tra qualche giorno. Chi eserciterà la delega alle Politiche Sociali avrà un fardello molto pesante da portare per chiunque la erediterà, l’ex assessora Valentina Piraino ha lasciato un’onda forte di amministrazione positiva.
Duri gli interventi di Rosanna Genna e di Gabriele Di Pietra che ha chiesto al Primo Cittadino quali sono le motivazione che lo hanno spinto a scegliere i tre nuovi componenti della giunta.


Amministrazione del caos, così la definisce il consigliere Piero Cavasino: “Le assicuro sindaco che lei oggi non ha perso due ragazzini o due calcolatori, ma due consiglieri che si sono contraddistinti per laboriosità ed impegno”.
In Aula è stato letto il comunicato stampa, arrivato durante i lavori, del coordinatore provinciale azzurro, Scilla, che ha dichiarato che gli assessori non sono in quota Forza Italia, che il partito è all’opposizione.


Il confronto politico il sindaco avrebbe voluto farlo successivamente ma precisa:
“Facciamo attenzione a quello che accade intorno a noi. Io faccio solo una battuta, se oggi avessi indicato un solo assessore del vostro gruppo(riferendosi a Marsala in Azione) oggi voi sareste in maggioranza. Io non ho mai parlato di ragazzini o di traditori. Oggi abbiamo davvero la possibilità di creare una nuova classe dirigente ma io conosco la strategia sottile che si porta avanti da anni. Mi sarei aspettato dal gruppo giovani una vera proposta e non una opposizione. Entro il 2025 ci saranno dei risultati impensabili, quando saranno oggettivi ve ne renderete conto”.