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26/04/2024 06:00:00

I Porti del Trapanese. Facciamo il punto su lavori in corso, progetti e iter di sviluppo

 I porti delle città della provincia di Trapani vivono stati, condizioni e momenti diversi del loro sviluppo. Se quello di Trapani mantiene lo scettro di infrastruttura più grande e sviluppata del territorio, grazie all'azione e agli interventi promossi dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare della Sicilia occidentale, prosegue il suo sviluppo anche quello di Mazara, con importanti novità per la prossima stagione turistica.

Sono invece in attesa, quello di Marsala, della progettazione completa e poi della definizione dell'iter per il finanziamento e il bando per i lavori, mentre per la situazione del porto di Castellammare e di quello di Bonagia, frazione Balneare di Valderice, nella settimane scorse era intervenuto, il deputato regionale trapanese Dario Safina che nei giorni scorsi ha anche presentato un'interpellanza al presidente Schifani e all'assessore alle Infrastrutture Aricò.

Porto di Trapani - Al porto di Trapani proseguono i la vori di dragaggio consegnati lo scorso ottobre. Gli interventi per migliorare la sicurezza durante l’accesso e l’ormeggio delle navi, interessano l’imbocco e tutto il canale di ingresso alle aree di attracco traghetti, passeggeri e merci, e la zona centro-orientale, a partire dal molo Ronciglio, il molo Sanità, fino all’inizio del terminal aliscafi: con una profondità di -11 e -10 metri. L’opera è stata aggiudicata, per un importo di 67,5 milioni del PNRR, da un RTI composto da RCM Costruzioni Srl, Società Italiana Dragaggi S.p.A. e Tecnobuilding s.r.l. Sono 600 i giorni stimati per l’esecuzione.

Porto di Mazara - Dopo tantissimi anni di attesa anche a Mazara questo inverno sono iniziati i lavori di dragaggio del Porto Canale che miglioreranno la navigabilità di pescherecci e imbarcazioni, mentre i lavori proseguono nei prossimi mesi, nel più importante porto d'Italia per la pesca, arriveranno diverse navi da crociera, aprendo così definitivamente a nuovi scenari turistici ed economici, un'infrastruttura nata e cresciuta attorno alla pesca e che ora punta a diventerà a tutti gli effetti un punto di interesse del mercato crocieristico siciliano. Sono previsti, al momento, 13 scali crocieristici, che porteranno in città migliaia di turisti. Il Porto mazarese si appresta a importanti sbocchi a livello turistico con la sua posizione strategica ed essere un'occasione di sviluppo per l'economia locale. L’imprenditore Gaspare Panfalone, presidente della Riccardo Sanges & C. S.r.l., società attiva da tanti anni nello sviluppo e nella gestione del settore crocieristico, ha espresso la massima soddisfazione per il riscontro positivo ricevuto dagli armatori e confida in un costante e continuo incremento. Tra le navi da crociera che faranno tappa a Mazara del Vallo nel 2024 ci sono: la "Clio", la "Corinthian" e la "Sh Diana" ma ci sono diverse altre navi da crociera interessate ad inserire tra i loro itinerari anche il Porto di Mazara del Vallo.

Porto di Marsala -  Nell'attesa che si muova qualcosa per il possibile ingresso all'interno dell’Autorità Portuale di Sistema della Sicilia Occidentale auspicato dallo stesso ing. Panfalone, cosa che consentirebbe di inserire la città e la sua infrastruttura in una rete di portualità e godere dei benefici e degli investimenti che può generare -  il sindaco Grillo ne ha parlato lo scorso novembre di voler attivare tutte le procedure di richiesta per far entrare il porto di Marsala nell'Autorità Portuale, - dovrebbe esserci a breve la consegna del progetto esecutivo da parte del Raggruppamento Temporaneo di Professionisti (RTP), costituito dalle ditte Modimar, Technital, Modimar Project, React e IG&P con sede a Roma. "I lavori per la progettazione del porto di  sono andati avanti e dopo la prima fase di progettazione, ora si dovrà procedere al progetto esecutivo, che comprende la valutazione della fattibilità tecnico-finanziaria", ha assicurato qualche mese fa il deputato regionale e capogruppo all'Ars di Forza Italia Stefano Pellegrino, che ha detto: "Sono già inserite nel bilancio della Regione le somme necessarie per avviare la progettazione definitiva e, una volta completata questa fase, si potranno iniziare i lavori effettivi".

Porto di Castellammare - E' lo stesso Safina che fa il punto della situazione per entrambi i due porti. “Per quanto concerne il porto di Castellammare – spiega Safina - è stato fatto un bando per un appalto integrato ed è stato firmato il contratto ma i lavori non sono ancora partiti a causa di ritardi da parte dell’impresa aggiudicataria. L’importo stimato dei lavori, infatti, è di circa 10 milioni di euro ma in realtà, da un’analisi delle carte che ho condotto con gli uffici competenti, emerge che per completare tutte le opere necessarie, e cioè il completamento dell’ultima parte del pennello e il rinforzo della difesa a mare della parte di banchina già ripristinata, sono necessari almeno 15 milioni di euro". Per questo Safina ha sollecitato il governo regionale per far partire i lavori e poi per individuare le ulteriori risorse necessarie nell’ambito dei Fondi di Sviluppo e Coesione, vista l'importanza strategica della struttura.

Porto di Bonagia - "La situazione del Porto di Bonagia - afferma Safina - è particolarmente complessa, non solo perché i 31 milioni di spesa previsti non basteranno alla luce dell'aggiornamento dei prezzi che dovrà essere effettuato, ma anche perché i 265 mila euro previsti dall'articolo per l’adeguamento del progetto e per gli studi di settore necessari per la valutazione ambientale VIA/VAS da parte del Ministero dell'Ambiente, per un inconcepibile errore non sono stati assegnati al dipartimento che li aveva richiesti e dunque non sono disponibili in bilancio. Il rischio, anche qui, è che a causa di tutti i ritardi accumulati, non si riesca ad accedere ai Fondi di sviluppo e coesione, rendendo vano ogni sforzo finora fatto per la costruzione di questa importante opera portuale”. Nelle settimane scorse, tra l'altro, il Porto di Bonagia ha visto l'intervento dei mezzi meccanici per le operazioni di ripristino dell'operatività dello scalo di alaggio, che a causa della posidonia arenata durante i mesi scorsi, era divenuto impraticabile.