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30/04/2024 06:00:00

La Trapani Servizi batte cassa. Ecco cosa accade

La Trapani Servizi batte cassa e ricorre al decreto ingiuntivo per recuperare 1 milione 77 mila 878 euro da Palazzo D’Alì. L’arretrato risale al 2022, mentre l’ingiunzione del Tribunale di Trapani è del 19 marzo scorso. Un contenzioso che in soli 24 mesi annovera spese aggiuntive di procedimento pari a 5 mila e 715 euro per compensi e oltre 870 per esborsi, oltre contributo oneri fiscali e previdenziali.

Sono diversi i lavori affidati nel 2022 alla Trapani servizi – spiega Emanuele Barbara assessore al Verde pubblico e servizi tecnico manutentivi -. Il Comune di Trapani, in assenza di Bilancio non ha ancora pagato. Quella avviata è, quindi, una procedura del tutto normale in questi casi”. I servizi resi dalla Trapani Servizi in questione, dunque, riguardano gli interventi per la cura del verde pubblico effettuati sul territorio dalle squadre della società. Si va dalla irrigazione e annaffiatura di alberi, fiori, prati di arredo urbano, alla conservazione delle aiuole fiorite, fino alla pulizia di vialetti e rimozione di foglie, pigne o rami. Quindi potatura di rimonda (rami secchi), di mantenimento, diradamento o innalzamento. E ancora, scerbatura e pulizia di isole pedonali, di strade e di villette.

Trapani, ecco perchè non ha pagato

Lo stato di salute del comune di Trapani è ottimo, eppure il debito con la Trapani servizi c'è. Come tutti quelli poi rimasti fuori Bilancio.

Attualmente il Comune di Trapani è in gestione provvisoria , eppure gode di ottima salute e lo certifica il pre-consuntivo approvato dalla Giunta presieduta dal sindaco Giacomo Tranchida. Un passaggio fondamentale per arrivare, poi, all’approvazione prima del Bilancio di Previsione 2024-2026 e, poi, del Consuntivo 2023, quello vero e proprio.

Il pre-consuntivo individua oltre 600 mila euro come avanzo di amministrazione – spiega il sindaco Giacomo Tranchida – e si tratta di una cifra che sarà destinata a crescere, considerato che adesso effettueremo degli accertamenti. E, poi, sono stati certificati circa 6 milioni al titolo secondo, quello nel quale rientrano le manutenzioni straordinarie relative alle strade, ai cimiteri, all’acqua e alle fognature”.

Nel dettaglio, il pre-consuntivo individua seicentomila euro di avanzo di amministrazione e sei milioni da destinare agli investimenti riguardanti la manutenzione straordinaria, come quella curata dalla Trapani servizi.

Chiedere l'ingiunzione di pagamento. Per il Comune è prassi

Quella di richiedere un decreto ingiuntivo in queste circostanze, è una opposizione pro forma che si attua nelle more di approvare il Bilancio - continua Barbara -. Tra poche settimane approveremo quello relativo al triennio 2024 -2026”. Un debito che Palazzo D’Alì, dunque, ha in conto di saldare molto presto. D’altronde l’ok del Consiglio al pre-consuntivo 2023 certifica come il Comune non abbia problemi economici.

L’approvazione del pre-consuntivo permette all’amministrazione comunale di accelerare l’iter per dare il via libera al Bilancio di Previsione 2024-2026.

L’ok al pre-consuntivo, infatti, certifica come il Comune non abbia problemi economici e, così, già entro la prossima settimana la Giunta municipale dovrebbe trattare e approvare il Bilancio di Previsione, “per poi trasmetterlo al consiglio comunale – conferma il sindaco Tranchida -, mentre, per quanto riguarda il Consuntivo 2023, l’approvazione da parte della Giunta avverrà entro il mese di maggio”. E questo accelera i tempi di incasso da parte della società.

Trapani servizi: tra mancate riscossioni e cassa integrazione

Da poco, è stato sottoscritto un contratto – conclude Barbara - che ha regolarizzato i rapporti tra la Trapani Servizi e il Comune per il prossimo triennio”. Accordi che riguarderebbero l’affidamento delle opere di servizio di verde pubblico e la gestione delle discariche comunali.

La società, però, continua ad essere in sofferenza. Si va, infatti, verso la proroga di altri due mesi degli ammortizzatori sociali per i 40 lavoratori in cassa integrazione da quando la Trapani Servizi è in “fermo impianto”. A febbraio, infatti, i tecnici dell’Arpa hanno effettuato un sopralluogo alla discarica di Gela dove venivano conferiti i rifiuti lavorati alla Trapani Servizi, trovati irregolari. Entro il 5 maggio si avrà un incontro tra l’azienda e le sigle sindacali.