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24/05/2024 06:00:00

"Il nostro brindisi mancato, la nostra amicizia infinita"

C’è una bottiglia di vino rosso in cucina con la scritta 40 sull’etichetta… è il tuo originale regalo per il mio quarantesimo, messo da parte con la promessa di aprirla insieme alla prima buona occasione.


Sono passati tre anni aspettando quel momento che sarebbe dovuto coincidere col tuo compleanno. Ad aprile dello scorso anno in quell’appuntamento immancabile per noi, il Vinitaly, per l’ennesima volta abbracciandomi hai chiesto la mia vicinanza e io ti ho detto che c’ero e sarei tornata presente come prima. Il caldo dell’estate e quella giornata di scirocco a fine agosto non ci ha consentito di stare insieme. Poi è successo il peggio e il destino ti ha portata via nello stesso momento in cui mi trovavo in uno scenario meraviglioso a Matera, talmente bello da commuovermi. Era poco prima di cena e l’ho scoperto l’indomani che stavo piangendo per te. Il caso!

Scattandomi delle foto, tu stessa mi hai detto che mostrare le proprie paure non è debolezza; io che volevo apparire forte ad ogni costo. Non lo sarò mai più. E non avrò vergogna della mia sofferenza quando la ferita della tua assenza brucia forte. Capita nella quotidianità tutte le volte che a fine giornata in macchina, dopo lavoro, ascolto un brano e voglio condividerlo con te per cazzeggiare; tutte le volte che penso agli aperitivi improvvisati, alle chiacchiere, ai pettegolezzi, alle risate per le battute sceme. Che leggerezza quei momenti. Ti cerco per chiederti di accompagnarmi da qualche parte e non ci sei più. Mi manca la spalla, la comprensione senza pregiudizi. È stato tutto vero e così te ne parlo.

Non ho rimpianti sai … talmente intensa e schietta è stata la nostra amicizia. L’allontanamento per non aver condiviso le tue scelte, un modo di punire la tua testardaggine perché non mi davi retta; il mio modo un pò aggressivo di dirti le cose in faccia. Ora non posso più farlo. È andata così.
È l’amore che ti ha portato via. Quell’amore immenso che hai dato e che oggi ti fa essere viva intorno a noi. Ho la consapevolezza che la tua esistenza nella vita terrena è stato qualcosa di particolare e io ho avuto la fortuna di averti vicina. Mi sembra magia ritrovarmi accanto ai tuoi splendidi genitori Antonina ed Enzo o giocare con tua figlia Alice. Mi ritrovo a ricordare la tua memoria nei posti che insieme abbiamo vissuto centinaia di volte. In quei momenti avverto un vuoto immenso ma che mi dà forza perché sei tu che mi accompagni nei tuoi luoghi e fra i tuoi cari e io sento che è li che devo stare. Non lo so se è fede o mistero, qualunque cosa sia è speciale: i segni che hai lasciato, la forza che dai a tutti per portare avanti il buono e far splendere sempre il tuo sorriso.

Nella giornata dei tuoi quarant’anni le mie parole per te sono un regalo di riflessione sull’importanza dell’amicizia… con l’augurio di trovare sempre il tempo per brindare o prendere un caffè; per apparecchiare ad un pranzo improvvisato e trovarsi all’improvviso in compagnia; a ritagliarsi un momento di sfogo davanti un tramonto o al mare o anche solo per ascoltare. A non rimandare mai!

Antonella Lusseri