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24/06/2024 06:00:00

Il caos alla Cantina Europa. La proposta: "Un gruppo di rilancio"

  Un “progetto per il rilancio” della Cantina Europa, il cui Cda è stato recentemente sfiduciato, verrà presentato da Davide Piccione, portavoce dell’associazione agricola “I Guardiani del territorio”, martedì sera, 25 giugno, alle 20.30, nei locali della “casa del popolo” di contrada Santo Padre delle Perriere.

A tal fine, Piccione ha invitato tutti i soci della cantina a partecipare. “Un gruppo di lavoro, da me coordinato – scrive nell’invito inviato via Whatsapp - ha analizzato le criticità e individuato le strategie per il rilancio della cooperativa.

Presenteremo la nostra idea progettuale presso la casa del popolo. La tua presenza e il tuo contributo sono fondamentali per il futuro della nostra cooperativa. Ti aspetto!”.

Com’è noto, nel corso dell’ultima assemblea, ai vertici della Cantina Europa c’è stato un autentico ribaltone. I soci hanno, infatti, sfiduciato l’intero Cda presieduto da Nicolò Vinci, che ai primi del 2019 era subentrato al notaio Eugenio Galfano, che era stato al timone della Cantina per ben 19 anni. La mozione di sfiducia è stata approvata con 279 voti favorevoli (120 i contrari). Adesso, dunque, la coop è in gestione provvisoria con la guida del collegio sindacale presieduto dal commercialista Biagio Canino, che ha già convocato la nuova assemblea dei soci per il 7 luglio al fine di eleggere nuovo Cda e nuovo presidente. Alla clamorosa decisione di sfiduciare i vertici della cooperativa vitivinicola (circa 2100 soci, 6000 ettari di vigneti e una media 400 mila quintali di uve ammassate ad ogni vendemmia) si arrivati su proposta di un gruppo di soci (capeggiato dall’ex consigliere comunale marsalese Giacomo Pipitone e da un altro socio mazarese) a seguito dei malumori sorti a causa di mancate liquidazioni di somme ai soci per le uve conferite e della notizia dell’indagine di Procura e Guardia di finanza di Marsala su un’ipotesi di possibile frode in commercio. Una frode, ipotizzano gli investigatori, in danno dei consumatori in quanto le etichette su alcune bottiglie, secondo l’accusa, potrebbero non riportare esattamente il tipo di vino contenuto. L’inchiesta avrebbe, quindi, generato un dibattito interno piuttosto vivace e spaccato in due i soci. Il gruppo che si opponeva alla sfiducia, capeggiato da Ignazio Marino, aveva invece proposto di votare la fiducia per consentire la conclusione del mandato in luglio, cosicché il Cda potesse presentare il bilancio. Sull’altro fronte, però, si è spinto sull’acceleratore per cambiare subito pagina. Anche perché ad una parte dei soci non va giù che pagare in termini d’immagine e spese legali per l’inchiesta in corso sia la cantina. Intanto, a precedere il voto di sfiducia è stata anche una scritta comparsa sull’asfalto di via Regione Siciliana, a Petrosino, che porta alla Cantina. Ignoti, con vernice rossa, hanno vergato scritte ingiuriose contro i vertici della coop e invitato la Guardia di finanza ad indagare. Acque agitate, insomma, alla Cantina Europa, del cui Cda, fino a circa un mese prima dell’arresto (domiciliari scattati l’8 marzo 2023), faceva parte anche l’ex consigliere comunale di Petrosino Michele Buffa, che lo scorso 21 febbraio è stato condannato dal Tribunale a 15 anni di carcere per voto di scambio insieme al presunto mafioso Marco Buffa. Un mese prima che esplodesse l’inchiesta della Dda Michele Buffa si era dimesso dal consiglio d’amministrazione.