Pozzi di Inici: il Comune di Trapani accelera i lavori per l'emergenza idrica - Parte 1
Il Comune di Trapani si muove rapidamente per far fronte all'emergenza idrica che ha colpito il territorio. Dopo l'approvazione in Consiglio comunale del progetto di revamping dei pozzi di Inici, l'amministrazione ha avviato la procedura per l'affidamento dei lavori e la fornitura del materiale necessario.
Due delibere esecutive, la numero 4514 e la numero 4513 del 16 dicembre 2024, firmate dal dirigente Orazio Amenta, definiscono gli aspetti operativi dell'intervento.
Affidamento dei lavori e fornitura del materiale
La determina n. 4514 affida i lavori di revamping alla ditta Immobilgroup Srl per un importo di 149mila euro oltre IVA. L'affidamento è avvenuto tramite trattativa diretta sul MEPA, procedura consentita in casi di urgenza, come l'emergenza idrica in corso.
La determina n. 4513 riguarda la fornitura del materiale edile, affidata alla ditta Mimaudo srl per 138mila euro oltre IVA. Anche in questo caso si è proceduto con trattativa diretta sul MEPA.
Entrambe le delibere specificano il quadro economico dell'intervento e impegnano il Comune a coprire i costi con il finanziamento regionale di circa 393mila euro.
Amenta: "Un intervento urgente e necessario"
"Si tratta di un intervento urgente e necessario per far fronte all'emergenza idrica – ha dichiarato Orazio Amenta, dirigente del Servizio Idrico Integrato – Abbiamo agito con celerità per garantire l'approvvigionamento idrico ad Alcamo e Castellammare del Golfo".
Con l'affidamento dei lavori e la fornitura del materiale, il Comune avvia il progetto di revamping dei pozzi di Inici, un intervento strategico per affrontare l'emergenza e garantire un futuro idrico più sicuro.
Inici: un "cordone ombelicale" da recidere
L'intervento di revamping rappresenta per Trapani l'opportunità di "tagliare il cordone ombelicale" con Siciliacque, come ha sottolineato Amenta.
"Il revamping – ha spiegato – ci permetterà di ridurre la dipendenza da Siciliacque per l'approvvigionamento idrico all'ingrosso".
Un passo importante verso l'autonomia, che però non cancella le criticità. Alcune zone del territorio non sono raggiunte dalla rete idrica comunale e dipendono dalle forniture di Siciliacque. La cessione dei tre pozzi di Inici ha sollevato dubbi tra i consiglieri di opposizione.
"Ci ritroviamo a finanziare un progetto per dare acqua ai comuni vicini, mentre i trapanesi pagano 40mila euro di autobotti!" ha protestato il consigliere Fileccia (FdI).
Il Sindaco Tranchida ha difeso la scelta, ricordando che "l'acqua è un bene di tutti i siciliani" e che l'accordo con Siciliacque prevede un "profitto" per il Comune pari al 40% dell'acqua erogata.
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