>
×
 
 
04/02/2025 08:04:00

"Concorsopoli" ad Alcamo: il 16 maggio al via il processo per i ventidue indagati


È stato fissato per il 16 maggio 2025 l’inizio del processo per la cosiddetta "Concorsopoli", lo scandalo sulle presunte assunzioni facilitate nei corpi della Polizia di Stato e dei Vigili del Fuoco. Il procedimento, scaturito da un’inchiesta condotta dai Carabinieri e avviata nel marzo 2021, vede coinvolti 22 imputati, accusati di aver favorito meccanismi illeciti nei concorsi pubblici.

Dopo la costituzione di un nuovo collegio giudicante, la decisione è stata presa in un’udienza preliminare che ha stabilito l’ammissione delle testimonianze dei militari che hanno svolto le indagini.

Il sistema di corruzione 
Secondo l’accusa, il sistema scoperto ad Alcamo permetteva ad alcuni candidati di ottenere favori nei concorsi per accedere ai Vigili del Fuoco, alla Polizia di Stato e alla Polizia Penitenziaria. Gli inquirenti parlano di un vero e proprio sistema oliato, con il ruolo chiave di alcuni funzionari e intermediari che avrebbero garantito accessi privilegiati ai concorsi pubblici.

Tra i 22 imputati ci sono anche due vigili del fuoco, Fabio Passalacqua e Andrea Nevi, entrambi in servizio a Roma e presso le Capannelle. Le accuse nei loro confronti riguardano abuso d’ufficio per aver favorito indebite segnalazioni e favoritismi nei concorsi.

Uno dei nomi principali nell’indagine è Giuseppe Pipitone, presunto regista dell’operazione, che avrebbe gestito il sistema di favori e raccomandazioni.

Le intercettazioni dichiarate inutilizzabili
Nel corso delle indagini, i Carabinieri avevano raccolto numerose intercettazioni, che avrebbero dovuto provare il sistema di corruzione. Tuttavia, il Gup del Tribunale di Trapani le ha ritenute inutilizzabili, escludendole dal processo. Le intercettazioni erano state raccolte tra il 23 giugno 2019 e il 9 agosto 2021, ma in fase preliminare è stato stabilito che non potevano essere utilizzate come prova.

Il Riesame ha quindi ribaltato una precedente ordinanza del Gip Massimo Corleo, che invece le aveva ammesse. Questo ha alleggerito la posizione di alcuni imputati, ma il processo andrà comunque avanti con le altre prove raccolte dagli inquirenti.

Gli imputati e la rete delle assunzioni facili
Gli indagati principali sono in gran parte originari di Alcamo, ma nel fascicolo compaiono anche nomi di persone residenti in altre province italiane. Tra i 22 accusati figurano: Giuseppe Pipitone, Vincenzo Faraci, Francesco Ventura, Maurizio Bommarito Filippo Alessandro Lupo di Mazzarino, Francesco Renda (Treviso), Bernardo Carollo, Vittorio Costantini (Palermo), Roberto Di Gaetano, Andrea Doretto (Venezia), Alessio La Colla, Gabriele Lo Iacono, Giuseppe Parrino, Mauro Pirrone, Antonino Pirrone, Silvia Pisciotta (Castellammare del Golfo), Giacomo Rizzotto (Salemi), Angelo Campo, Vito Renda, Calogero Sciacca. 

Il processo sarà celebrato davanti al Tribunale di Trapani, con la deposizione dei primi testimoni prevista per il 16 maggio 2025. Le indagini hanno svelato un sistema di corruzione ben organizzato, che avrebbe favorito diversi candidati nei concorsi pubblici. Ora sarà il processo a stabilire la verità sulle presunte assunzioni facili e sull’eventuale responsabilità degli imputati.