"Un fenomeno sociale 2.0". Così è classificata la violenza di genere in questo "nuovo mondo" del ventunesimo secolo connesso veloce, immediato ma anche estremamente poco riflessivo. Un fenomeno presente anche nel territorio Trapanese.
Lo raccontano le statistiche tratte dai casi trattati in tribunale e presentati durante il convegno "L'evoluzione del fenomeno della violenza di genere nel circondario del Tribunale di Trapani", tenutosi nell'aula bunker "Giovanni Falcone".
Un'analisi cruda e dettagliata sui reati da Codice Rosso consumati a Trapani, che parlano di violenza sessuale, violenza di genere, maltrattamenti contro familiari o conviventi, stalking, deformazione permanente del viso e revenge porn.
Dopo i saluti delle autorità civili e militari, gli interventi di Alessandra Camassa, presidente del Tribunale di Trapani, di Laura Lorello, docente di Diritto Costituzionale, di Giacoma Castiglione, presidente del Comitato pari opportunità e di Patrizia Valenti e Alessio Alessandra, hanno arricchito il dibattito, offrendo prospettive differenti.
L'analisi del Territorio Trapanese è stata illustrata da Daniela Troja, presidente di sezione penale e da Claudia Alastra, funzionaria degli addetti all'ufficio per il processo -Aupp, che hanno messo in luce un quadro allarmante, dove la violenza assume forme sempre più insidiose e richiede un approccio multidisciplinare. I dati raccontano di quali reati da codice rosso sono presenti nel territorio.

Maltrattamenti in crescita, stalking in calo: un quadro in evoluzione
I dati parlano chiaro: nel 2024, i maltrattamenti in famiglia sono aumentati del 9% rispetto al 2023, passando dal 30,85% al 39,64%. Un dato che potrebbe indicare una maggiore consapevolezza delle vittime, che trovano il coraggio di denunciare le violenze subite tra le mura domestiche.
In calo, invece, i casi di stalking, che passano dal 42,55% al 26,13%. "Come vedete dai grafici, si è avuto un forte incremento dei reati di maltrattamento in famiglia - ha spiegato Claudia Alastra - a fronte di una riduzione del delitto di stalking".
L'identikit del violento: età, nazionalità e recidiva
L'analisi dei dati condotta dal team ha permesso di tracciare un identikit del violento nel territorio Trapanese:
- Età: l'età degli imputati si abbassa, con un aumento significativo nella fascia 18-35 anni, che nel 2024 raggiunge il 43,16%. Preoccupante anche l'aumento degli over 50, che passano dal 23,16% al 38,80%.
- Nazionalità: la stragrande maggioranza dei violenti è di nazionalità italiana, con percentuali che si attestano intorno al 90% sia nel 2023 che nel 2024. "Per me tutto quello che diverge non deve mai entrare nell'ottica della ricerca - ha precisato Claudia Alastra - però poi una sente che tutto questo proliferare non tra gli adolescenti già con voi che ho parlato in genere è legato alla presenza di immigrati di allora a quel punto abbiamo fatto anche quello".
- Recidiva: la recidiva specifica, ovvero la tendenza a reiterare reati simili, è in aumento, passando dal 18,08% nel 2023 al 24,32% nel 2024. "L'incidenza, quindi, rappresenta questo questo indice, proprio il fatto che i soggetti tendenzialmente sono in alcuni casi non proprio marginali portati a reiterare le condotte per i quali già in realtà hanno riportato le condanne definitive", ha sottolineato Claudia Alastra.
I luoghi della violenza: Trapani e dintorni
La violenza non conosce confini geografici, ma sul territorio si concentra principalmente:
- nella città di Trapani, dove si registra una diminuzione. Dal 25,28% dei casi nel 2023 si passa al 18,19% nel 2024;
- nei comuni limitrofi, come Erice con una percentuale di episodi raddoppiati in un anno : 11,57% nel 2023 contro il 23,63% nel 2024;
- ad Alcamo, dove i casi da Codice Rosso sono aumentati esponenzialmente: dal 6,31% nel 2023 e 39,10% nel 2024.
- tutti gli altri comuni di competenza del tribunale di Trapani, registrano un calo con il 25% per il 2023, che passa al 18% per il 2024

Le difficoltà della prova e la remissione della querela
"Il fatto che nella maggior parte dei casi non si utilizzi il decreto di giudizio immediato, ma un'altra tipologia, ci dimostra quanto sia difficile la prova - ha spiegato Alessandra Camassa - Perché sono reati che non avvengono nella pubblica piazza, ma avvengono normalmente in delle stanze di una famiglia o addirittura in una camera da letto, per cui è molto difficile che ci siano 40.000 testimoni e prove concrete". Un altro dato preoccupante è l'aumento delle remissioni di querela, che nel 2024 raggiungono il 13%.
"Non è che vanno molte donne che rimettono la querela e hanno risanato, non hanno neanche i soldi per campare- ha commentato Alessandra Camassa - allora siccome chi porta i soldi a casa, ancora oggi nel nostro territorio siciliano ancora molto con grandissime situazioni di disparità economica e di difficoltà economica sono gli uomini, se poi fate delle statistiche vedete che le donne hanno un grado di istruzione superiore agli uomini, ma gli uomini sono occupati, la maggior parte delle donne no".
Un appello all'azione
"Oggi la legislazione ci dà delle opportunità, cioè l'opportunità di fare dei percorsi di educativi anche per gli imputati di questi reati, per ridurre questo fenomeno, cioè la reiterazione dello stesso reato - ha affermato Alessandra Camassa - però ci vogliono i fondi e ogni tanto sotto questo aspetto, diciamo che la nostra struttura sociale si occupa poco, invece, di darci i fondi per rieducare o cercare di educare anche i maltrattanti, perché ricordiamoci che educando i maltrattanti aiutiamo le vittime". Un appello all'azione, dunque, per contrastare un fenomeno che non conosce tregua e che richiede un impegno collettivo.
Ecco chi ha partecipato
Hanno partecipato alla rilevazione statistica i seguenti funzionari: Claudia Alastra - Relatore, Angelo Filippazzo, Francesca Leonforte, Rosanna Mancuso, Gabriella Milicia, Lia Occhipinti, Alessandra Pucci, Giuseppina Rizzo, Serena Savona, Grazia Santomauro, Maria Sinatra, Giovanni Streva
L'evento, tenutosi nell'Aula Bunker "Giovanni Falcone", ha visto la partecipazione attiva degli studenti dell'Istituto superiore Riggiero D'Altavilla di Mazara del Vallo, che con il loro giornalino scolastico hanno testimoniato l'interesse delle nuove generazioni verso un tema di grande attualità. Da remoto si sono collegati 12 istituti superiori e 26 classi.
Nello specifico: III del Liceo Artistico Don Gaspare Morello di Mazara del Vallo; IV del Liceo Artistico Don Gaspare Morello di Mazara del Vallo; 3e liceo linguistico rosina salvo di Trapani; 3L Liceo Fardella-Ximenes di Trapani; 3L coreutico - Liceo Fardella-Ximenes di Trapani; 4E ITIS - ISS Ruggero d’Altavilla di Mazara del Vallo; 3F Istituto Calvino di Trapani; 3e Liceo Linguistico;З A itis Mazara de Vallo;3°B Liceo Classico di Mazara del Vallo;3° A EUS Mazara del Vallo 4G Ruggiero D'Altavilla; 4A EUS Mazara del Vallo
Gli interventi di Laura Lorello, docente di Diritto Costituzionale, Giacoma Castiglione, Presidente del Comitato Pari Opportunità, e Patrizia Valenti e Alessio Alessandra, hanno arricchito il dibattito, offrendo prospettive diverse sul fenomeno della violenza di genere. PARTE 1