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30/03/2025 12:27:00

Aumentano i costi dei trasporti marittimi per le isole minori siciliane: +10%. Proteste da Marettimo

 Dal 1° aprile 2025 i collegamenti marittimi verso le isole minori della Sicilia saranno più cari. Le compagnie Caronte & Tourist Isole Minori e Liberty Lines, che gestiscono i collegamenti in convenzione con lo Stato, applicheranno un incremento del 10% sulle attuali tariffe. Lo ha annunciato la Società di Navigazione Siciliana, spiegando che l’aumento è previsto dalla convenzione stipulata con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), quale unico strumento disponibile per riequilibrare economicamente la gestione dell’ex Siremar.

Una misura temporanea, in attesa di sviluppi

Nella nota ufficiale, la Società di Navigazione Siciliana chiarisce che l’aumento è da considerarsi “un primo intervento”, ma non definitivo. Sono infatti in corso interlocuzioni con il MIT, da cui potrebbero emergere soluzioni alternative per scongiurare ulteriori rincari. Tuttavia, il timore che questa possa diventare una nuova normalità non ha tardato a far scattare le prime proteste.

Marettimo in prima linea: “Non è uno scherzo, ma una stangata”

A reagire con forza è il Comitato per i Diritti dell’Isola di Marettimo, recentemente costituitosi per dare voce alle esigenze della comunità residente e non solo. “Speravamo fosse uno scherzo di cattivo gusto – scrivono in una nota – vista la coincidenza con il primo aprile. Invece si tratta di una decisione che penalizza ancora una volta chi vive, lavora o semplicemente desidera raggiungere Marettimo, la più lontana delle isole Egadi”.

Il comitato punta il dito contro i già elevati costi dei biglietti, segnalando le grandi differenze di prezzo tra le corse regionali e quelle statali: per una sola tratta si passa da 17,35 euro (regionali) a 26,45 euro (statali). Una forbice ritenuta “assurda” dai residenti e dai pendolari.

Il comitato: “Costo insostenibile, faremo sentire la nostra voce”

“Nell’isola già viviamo una situazione insostenibile – affermano dal Comitato – e questo aumento comporterà un ulteriore aggravio per non residenti, lavoratori pendolari, familiari e visitatori”. Il gruppo ha annunciato che nei prossimi giorni incontrerà il Commissario straordinario del Comune di Favignana – Isole Egadi per affrontare la questione, con l’intento di aprire un confronto con le istituzioni regionali e nazionali.

Non solo: il Comitato prevede di avviare una rete di collaborazione con le associazioni delle altre piccole isole siciliane, molte delle quali condividono criticità simili legate alla mobilità, all’insularità e ai costi crescenti di vita e servizi.

Il nodo irrisolto dei collegamenti marittimi

La questione dei trasporti marittimi nelle isole minori è da tempo al centro di polemiche e malcontenti. Oltre all’annoso tema delle tariffe elevate, si aggiungono i disagi legati a corse insufficienti, mezzi obsoleti e mancanza di alternative. L’aumento annunciato dal 1° aprile rischia di aggravare un disagio già profondo, compromettendo l’accessibilità di territori fragili ma strategici per il turismo, la cultura e l’economia siciliana.



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