Scommesse, tradimenti e ripartenze. Cosa resta dopo le elezioni provinciali nei partiti trapanesi
Salvatore Quinci è il nuovo presidente del Libero Consorzio, ma il risultato ha acceso un confronto aspro tra partiti e coalizioni. Cristina Ciminnisi del Movimento 5 Stelle rivendica la vittoria civica come frutto di un lavoro serio e condiviso. Eleonora Lo Curto della Lega accusa i “traditori” interni al centrodestra e parla di narcisismi che affossano la politica. Maria Pia Castiglione di Noi Moderati definisce la sconfitta “amara” e invita a un rilancio serio e responsabile. Un quadro frammentato, tra accuse incrociate e prospettive da ricostruire.
Ciminnisi: “Abbiamo rotto lo schema del centrodestra”
«Non è stata una scommessa, ma il frutto di un percorso politico serio e condiviso». Cristina Ciminnisi, deputata regionale del Movimento 5 Stelle, commenta così l’elezione di Salvatore Quinci alla guida del Libero Consorzio di Trapani, sostenuto da una coalizione civica e progressista che ha battuto il centrodestra spaccato.
«Il centrodestra si è presentato come unito, ma non lo era affatto. La loro proposta è stata percepita come calata dall’alto – afferma Ciminnisi – e molti amministratori, anche vicini a quell’area, non l’hanno accettata. Noi abbiamo raccolto quel malessere, dando spazio a chi non voleva farsi tirare per la giacchetta».
Per l’esponente del M5S, questa vittoria non deve essere letta solo in chiave tattica: «Il centrosinistra deve assumersi la responsabilità di ripartire dalla propria identità, con proposte chiare e convincenti. Se poi qualcuno condivide il progetto, è giusto allargare, ma non si può essere solo il rifugio dei delusi del centrodestra».
Ciminnisi denuncia anche i limiti del meccanismo elettorale: «Le elezioni di secondo livello sono anomale, un gioco tra caste che si votano da sole. Il nostro auspicio resta quello di ridare la parola ai cittadini. Se si tratta di scegliere un organo politico, deve essere la gente a farlo con il voto».
E sul tema del commissariamento delle province, che in Sicilia dura da dodici anni, non nasconde l’autocritica: «Sì, noi 5 Stelle abbiamo spinto per superare le province. Ma l’errore non fu l’eliminazione in sé, bensì l’assenza di una nuova governance e di risorse. I cittadini hanno pagato inefficienze su scuole, strade, servizi».
Ora, conclude Ciminnisi, è tempo di responsabilità: «Bisogna tornare a costruire una politica che serva davvero i territori, non solo le ambizioni dei partiti».
Lo Curto: “Tradimenti nel centrodestra”
Una Eleonora Lo Curto senza freni, quella intervistata da RMC101 all’indomani delle elezioni provinciali. La coordinatrice della Lega in provincia di Trapani ha puntato il dito contro chi, nel centrodestra, avrebbe “giocato su due tavoli” favorendo l’elezione del sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci, alla guida del Libero Consorzio.
“Ci sono stati traditori in Forza Italia e in Fratelli d’Italia, partiti al governo della Regione e della Nazione – ha detto – Si sono candidati con il centrodestra e poi hanno votato per Quinci. È stata una delle pagine più ipocrite della politica locale”. Secondo Lo Curto, il risultato è figlio della frammentazione interna e di personalismi: “La politica è mortificata dal narcisismo patologico. Alcuni pensano solo alla propria campagna elettorale, non al territorio”.
Sulle tensioni a Marsala, Lo Curto è netta: “Non voglio più perdere, e non voglio che la città continui a pagare il prezzo di giochi di potere e assessori che stanno con Grillo ma votano a sinistra. Se non c’è chiarezza, preferisco restare fuori da alleanze opache”.
La deputata regionale rivendica l’impegno della Lega: “Siamo il primo partito in provincia con oltre il 18%, perché siamo fatti di amministratori che danno risposte ai cittadini. Non siamo un partito di potere, ma di presenza reale sul territorio”.
Infine, un appello alla coerenza: “I partiti non sono di nessuno, non sono proprietà private. O si sta dentro con lealtà o si è fuori. Basta doppi giochi: se c’è un progetto serio e onesto, io ci sono. Altrimenti no”.
Castiglione: “Sconfitta amara”
“Una sconfitta amara, non solo per il centrodestra ma per la politica in generale”. Così Maria Pia Castiglione, coordinatrice provinciale di Noi Moderati, commenta ai microfoni di RMC101 il risultato delle elezioni provinciali a Trapani che hanno portato all’elezione di Salvatore Quinci alla guida del Libero Consorzio.
Nonostante il centrodestra contasse ben otto consiglieri eletti e una coalizione teoricamente solida, qualcosa si è rotto. “I numeri c’erano, ma hanno prevalso le guerre fratricide e i giochi di potere”, spiega Castiglione. “La politica oggi guarda solo al tornaconto personale, non più al bene comune”.
Un’analisi dura, in cui la coordinatrice di Noi Moderati non nasconde la delusione per il comportamento di alcuni esponenti politici: “C’è chi ha votato la lista del partito, ma poi ha scelto un altro presidente. Tradimenti che sapevamo già possibili, ma che fanno comunque male”.
Castiglione rivolge anche parole di stima a Giovanni Lentini, candidato sconfitto del centrodestra: “Ha reagito con compostezza e grande eleganza. È stato signorile anche nella sconfitta, e questo lo onora”.
Sul futuro del Libero Consorzio, Castiglione sottolinea che Quinci parte con una maggioranza numericamente debole: “Ha quattro consiglieri. Se vorrà governare bene, dovrà coinvolgere tutti. Ma spero che questa legislatura duri poco, in attesa del ritorno all’elezione diretta”.
Infine, uno sguardo al futuro del suo partito: “Il 18 maggio celebreremo il congresso provinciale di Noi Moderati. Sarà un momento di confronto e riorganizzazione, per prepararci alle sfide elettorali e al lavoro sul territorio”.
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