Salvatore Quinci, sindaco di Mazara del Vallo, eletto, grazie ai voti arrivati dal centrodestra, presidente del Libero Consorzio comunale di Trapani, non ha detto una sola parola nei confronti del suo vice sindaco,Vito Bilardello, e del suo consigliere provinciale Francesco Foggia, per il video del balletto che è stato lanciato sui social.
Un balletto, che poi i due hanno pensato, magari su suggerimento, di volere oscurare. Sono giornate di profondo lutto e di grande dolore non per una famiglia di Mazara ma per tutta la collettività, la morte di un ragazzo di 14 anni, con cause ancora da accertare, è una ferita profonda.
Eppure quel video balletto, festeggiando l’elezione al Libero Consorzio, ha provocato malumori in tutta Mazara e non solo. Succede però che viene diffuso un comunicato stampa del vice sindaco. Non per chiedere scusa, non per recuperare un gesto che ha suscitato biasimo, ma per attaccare la stampa, colpevole di avere diffuso inopportunamente un video. A volte il tacere è meglio di un vano parlare.
Nulla di nuovo sotto il cielo. Del resto Quinci, che adesso ha una doppia responsabilità, dovrà decidere se archiviare un fatto grave, che getta una grande mortificazione nelle istituzioni mazaresi, o se affrontarla.
E come farà? Non lo farà, utilizzerà la macchina del politichese per dire tutto e il suo contrario. Del resto a meno di un anno di distanza dalle amministrative tra Foggia e Quinci è scoppiata la pace, viatico per carriera politica.
Sarebbero bastate delle semplici scuse, tutti sbagliano, invece si è andati all’attacco. Le istituzioni sono una cosa seria, dovrebbe prima di tutto saperlo il sindaco, che quella squadra l’ha composta e voluta. Dovrebbe saperlo chi ogni giorno gestisce la cosa pubblica, oggi con un doppio incarico ma con immani responsabilità. Non basta sapersi esprimere bene per dire che si sta facendo meglio e si è nel giusto. Quinci dovrà prima o poi sciogliere tutte le contraddizioni di cui è primo protagonista. Altrimenti è complice di chi mina e non rispetta le istituzioni, prima ancora di rappresentarle.
Quinci e FI
Sono mesi che nessuno dentro gli azzurri nasconde la vicinanza a Quinci, in modo particolare questa elezione è servita anche per agganciarsi alla strada politica che dovrà fare. Le ambizioni sono legittime, è il modo come ci si arriva che è discutibile.
L’onorevole Giorgio Mulè e Stefano Pellegrino, capogruppo all’ARS per FI, sono vicini a Quinci, tanto da schierarsi con lui per queste ultime provinciali.
Il passaggio dentro gli azzurri potrebbe avvenire tra qualche mese, sicuramente a Roma con tanto di foto (saranno le stesse mosse che ha messo in campo con Azione).
Le elezioni provinciali sono state occasione ghiotta per farsi spazio, rompere il già inesistente equilibrio all’interno del centrodestra, fare l’occhiolino al centrosinistra, chiamare a raccolta chi gli ha detto qualunque cosa durante la campagna elettorale. Ecco la macedonia servita.
Foggia è qui. No è lì.
Ad elezione avvenuta Francesco Foggia si è fatto fotografare da solo davanti la provincia, poi è arrivata la foto con Ismaele La Vardera. Il deputato regionale si complimentava con il “suo” consigliere comunale. Poi è stata la volta del festeggiamento con “Osservatorio politico”. Infine è arrivato il comunicato stampa di Nino Oddo, segretario regionale del PSI: “ll Partito socialista italiano e il movimento la forza dei fatti hanno stipulato un patto federativo. Il movimento mazarese guidato da Francesco Foggia mantiene sul piano comunale la sua autonomia ed identità, mentre sul piano provinciale, regionale e nazionale si riconosce nelle posizioni politiche del Psi. Gli aderenti al movimento locale potranno avere la doppia iscrizione e assumere all’interno del partito i ruoli e gli incarichi che gli verranno attribuiti.
Foggia rappresenta negli organismi consiliari ove risulta eletto il soggetto politico "La forza dei fatti - Psi".