Un grave episodio scuote la quiete dell’isola: due gatte dell’Oasi Felina A-Mici di SAIE sono state trovate morte lo scorso 5 maggio, vittime di un presunto avvelenamento da rodenticida. A lanciare l’allarme è stata la stessa associazione SAIE, che da anni opera per la tutela dei gatti randagi sul territorio.
I corpi senza vita degli animali sono stati rinvenuti all’ingresso dell’oasi, uno spazio protetto e curato da volontari che si dedicano quotidianamente alla cura, sterilizzazione e adozione dei felini dell’isola. Accanto al muretto perimetrale della struttura, è stato ritrovato un sacchetto vuoto contenente veleno per topi, confermando i sospetti del veterinario che ha accertato l’avvelenamento.
SAIE ha sporto immediata denuncia presso la Stazione dei Carabinieri di Favignana per uccisione di animali altrui, reato previsto e punito dal codice penale. Le forze dell’ordine hanno avviato le indagini e stanno raccogliendo ogni elemento utile a risalire ai responsabili di un gesto definito dai volontari “vile e inaccettabile”.
«Non si tratta solo della perdita di due creature innocenti – afferma l’associazione – ma di un attacco all’impegno quotidiano di chi lavora con amore per offrire dignità e cura ai randagi dell’isola».
L’associazione lancia un appello alla comunità affinché si unisca nella difesa degli animali: «Aiutateci segnalando comportamenti sospetti e sostenendo il nostro lavoro. Chi semina odio e violenza non fermerà la nostra missione. Continueremo, con ancora più determinazione, a essere la voce di chi non può difendersi».
Il fatto ha generato indignazione e preoccupazione tra i cittadini e gli amanti degli animali, accendendo i riflettori sulla necessità di misure più efficaci per la tutela della fauna urbana.
Le indagini sono in corso. Nel frattempo, l’Oasi Felina rimane un presidio di resistenza civile, amore e speranza per tanti animali che, a Favignana, hanno trovato finalmente una casa sicura.