×
 
 
08/05/2025 06:00:00

Scandalo referti. La difesa di Croce /1. “Omertà e assuefazione nella sanità trapanese”

Croce si difende. In 100 pagine il direttore generale dell’Asp di Trapani, Ferdinando Croce, cerca di spiegare che non sono sue le colpe dello scandalo dei referti istologici in ritardo. Accusa la Regione, parla di “omertà” e “assuefazione” tra i medici degli ospedali della provincia di Trapani. Croce, insomma, si difende, contrattaccando. Un lungo report, certo, la sua versione, su quello che non ha funzionato nella sanità trapanese.

***

Un caso, quello dei referti in ritardo, scoppiato a febbraio e che in poche settimane è diventato di rilevanza nazionale. Oltre 3 mila esami in ritardo, con pazienti oncologici che hanno saputo gli esiti, spesso drammatici, dopo diversi mesi (qui l'ultimo caso).
Dopo un lungo tira e molla la Regione Siciliana, il 28 marzo ha notificato al manager il provvedimento di revoca con sospensione immediata per due mesi

A fine maggio in assenza di altro provvedimento regionale Croce dovrebbe rientrare in Azienda. Dalla Regione invece filtrano indiscrezioni circa la revoca che prenderà forma già nei prossimi giorni, evitando ulteriori balletti di responsabilità.

La difesa del manager ha visto depositare le controdeduzioni, circa 100 pagine, con cui difende il suo operato, scrive nero su bianco i passaggi che lo hanno visto interprete e quelli che ha subito dalla vecchia gestione.

Controdeduzioni, tutti i punti
L’attacco di Croce non lascia dubbi, ed è questa traccia che seguirà in tutte le 100 pagine: “Fin da subito si contesta l’illegittimità dei provvedimenti avviati e notificati, l’insussistenza di qualsiasi condotta qualificabile come “grave inadempienza” del Direttore generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani”.
Il primo punto che Croce affronta nelle sue controdeduzioni è l’attività dell’indagine ministeriale che si è svolta a marzo scorso, la cui relazione non è stata ancora perfezionata. Quindi le decisioni regionali sono avvenute, finora, con una relazione ministeriale incompleta.
Il 18 e 19 marzo l’ASP ha sollecitato “tutte le strutture aziendali interessate per fornire le articolate informazioni richieste”. Nella relazione di Croce si legge che queste attività “Appare evidente come NON riguardassero l’operato della Direzione generale quanto, piuttosto, le anomalie e disfunzioni che direttamente si sarebbero verificate all’interno della Uoc di Anatomia Patologica, peraltro in epoca antecedente la nomina tanto a commissario straordinario, quanto a direttore generale”.
Croce non controdeduce di ufficio ma argomenta ritenendo che le successive integrazioni richieste dal Ministero riguardavano: “La disciplina aziendale dell’attività libero-professionale intramuraria, il dettaglio delle autorizzazioni rilasciate in favore dei 3 Dirigenti medici in servizio; i profili relativi all’utilizzo e alla condivisione tra strutture e tra medici dell’applicativo ATHENA, con riguardo tra le altre cose all’attivazione della funzione ALERT; le relazioni relative ai casi clinici tristemente balzati all’onore delle cronache”.
Il Ministero poi chiedeva “tre relazioni puntuali, cronologicamente ben delimitate, che prendono chiaramente in considerazione la data del 9 luglio 2024 (quella di avvenuta e completa conoscenza dello stato emergenziale fino a quel momento sottaciuto dal Direttore della Uoc) come “spartiacque” ufficiale per la verifica dell’entità e, soprattutto, della concreta efficacia delle numerosissime azioni poste in essere dal management aziendale per fronteggiare l’emergenza e abbattere l’arretrato e i relativi tempi di attesa”.


L’addebito a Croce commissario e la sua risposta
Il manager sospeso nella sua lunga relazione, citando le norme che contemplano i motivi per la revoca o la sospensione, evidenzia che “le contestazioni rivoltegli nella qualità di Direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Trapani includono anche presunti addebiti riferiti al periodo temporale che va dall’ 1 febbraio 2024 al 4 luglio 2024, periodo in cui fu Commissario straordinario.
Scrive Croce: "Sorprende ad esempio che l’Assessore regionale per la Salute, nel rivolgere al Presidente della Regione la proposta di avvio del procedimento di decadenza abbia addirittura sottolineato, così contraddicendosi, che le gravi responsabilità gestionali di cui il sottoscritto si sarebbe ammantato avrebbero dovuto essere affrontate con immediatezza rispetto alla data di insediamento “nella qualità di commissario straordinario”, con ciò confermando l’equivocità degli addebiti che, vanno rivolti esclusivamente “al Direttore generale”.
In poche parole Croce rileva che nella qualità di commissario ASP godeva di un rapporto di servizio “onorario”, quindi “sprovvisto di un contratto individuale di lavoro e, conseguentemente, di assegnazione di obiettivi da raggiungere sia a pena di decadenza che ai fini della verifica della spettanza della parte accessoria della retribuzione individuale”.
Per Croce quindi “tutte le contestazioni riferite al periodo intercorrente tra la data del 1° febbraio 2024 e quella del 4 luglio 2024 sono inammissibili”.

I ritardi, il 2023 dimenticato
Nelle controdeduzioni Croce parla di “omessa considerazione di quanto accaduto nel corso dell’intero anno 2023 sul tema dei ritardi nella refertazione degli esami istologici”.
E torna a parlare di mancate comunicazioni, mai pervenute nella qualità di Commissario, con l’espressione “Ritardi esiti istologici”, nessun numero veniva indicato, né la risalenza degli esami a periodi così ampi da essere del tutto incompatibili con la corretta gestione delle patologie sottese.

La cronologia
Nelle controdeduzioni le date messe in ordine cristallizzano un quadro in verità già chiaro:
-22 settembre 2023, il Direttore dell’Unità operativa complessa di Ginecologia e Ostetricia di Mazara del Vallo, Pietro Musso inviava il documento “Ritardi degli esiti istologici” al Direttore sanitario di allora Maria Grazia Furnari, e poi anche al al Direttore del Dipartimento Materno-Infantile Peppino Clemente, al Direttore dell’ospedale P.O. Giuseppe Morana e al Direttore di Anatomia Patologica Domenico Messina. Con questo documento si portava a conoscenza la Direzione Sanitaria di avere ricevuto, solo pochi giorni prima, “gli esiti istologici di “Adenocarcinoma endometriale” dopo circa 90-100 giorni dall’esecuzione della biopsia isteroscopica, nonostante in richiesta fosse stato segnalato il sospetto di carcinoma”.
Si evidenziavano già enormi e “gravi ritardi” nella definizione di un esito istologico e soprattutto nell’intraprendere un percorso diagnostico-terapeutico idoneo, trattandosi di patologia tumorale maligna.

-il 9 ottobre 2023, a firma congiunta del Direttore sanitario Maria Grazia Furnari e del Direttore del Dipartimento Oncologico Leonardo Zichichi, si inviava la delibera “Ritardi esiti istologici. Richiesta relazione”, all’Anatomia Patologica chiedendo una serie di informazioni.

-il 13 ottobre 2023 il primario Domenico Messina rispondeva che i ritardi degli esiti istologici era già noto e oggetto di confronto aziendale alla data del mese di giugno 2023. Ma nella stessa missiva il dottore Messina “manifestava espressa resistenza all’ipotesi di avviare il processo di invio dei campioni dall’ospedale di Mazara a quello di Trapani”.

-il 17 ottobre 2023 in Azienda si tiene la riunione sui ritardi e nel verbale del 19 ottobre 2023 si evince che la Furnari sottolineava che “da un’analisi dei dati forniti, la criticità di cui trattasi possa essere risolta in modo sistemico solo attraverso l’accorpamento delle due unità operative presso il Presidio di Trapani”.

-il 16 gennaio 2024, con nota del Direttore sanitario, si prendeva atto che: alla data del 19 ottobre 2023 nessuno degli impegni assegnati era stato realizzato; che permanevano i ritardi nella definizione degli esiti degli esami istologici rispetto all’invio delle richieste.

Le strutture non accorpate, le colpe, l’affondo di Croce
Più volte al primario Messina si è sollecitato il lavoro e anche di facilitare l’accorpamento del reparto con quello di Trapani, per favorire e velocizzare il processo di refertazione, tanto da avergli conferito il mandato di redigere specifica procedura aziendale sulla “Tracciabilità Raccolta e Trasporto dei campioni di cellule e tessuti”, da sottoporre poi alla verifica del Direttore Sanitario Aziendale, del Responsabile UOS Servizio Prevenzione e
Protezione e del Responsabile UOS Qualità Aziendale e Rischio Clinico.
Fino al 19 ottobre 2023 il Direttore del Presidio Ospedaliero di Trapani e il Direttore dell’Uoc Anatomia Patologica Domenico Messina avevano ricevuto l’espressa disposizione da parte del Direttore Sanitario Aziendale di provvedere all’accorpamento delle strutture.

Si legge nelle controdeduzioni che “Se solo vi si fosse provveduto con la tempestività richiesta e, comunque, negli stessi mesi in cui l’allarme era stato espressamente portato all’attenzione della governance strategica del tempo, il ritardo nella refertazione degli esami istologici non si sarebbe ulteriormente acutizzato nell’epoca successiva in cui lo scrivente si insediava quale Commissario straordinario, con l’aggravante che a quest’ultimo la problematica è stata dichiaratamente sottaciuta”.

Poi l'affondo. Per il Direttore generale “sul tema vi era un’omertà conclamata da parte di tutti i clinici e i sanitari, che passava a sua volta da una vera e propria “assuefazione” a condotte a cui il Direttore della Uoc di Anatomia Patologica dott. Domenico Messina aveva abituato e catechizzato i Direttori delle altre Uoc, segnatamente quelli dell’area chirurgica dei vari Presidi
ospedalieri, nell’attendere la refertazione degli esiti istologici in tempi per nulla coincidenti con gli standard attesi e, soprattutto, dietro espresse e puntuali sollecitazioni, con tutto ciò che ne consegue in ordine al rispetto dell’ordine cronologico, delle urgenze etc”.


Per Croce ci sono gravi inadempimenti a carico di almeno due strutture aziendali (la Direzione di Anatomia Patologica e la Direzione Medica dell’ospedale di Trapani e, a titolo di omessa vigilanza, di altre due strutture aziendali: la Direzione del Dipartimento Oncologico e l’Uos Qualità e Rischio Clinico per la predisposizione della procedura gestionale sulla tracciabilità.

 



Native | 2025-06-20 09:23:00
https://www.tp24.it/immagini_articoli/20-06-2025/orologi-maserati-eleganza-e-prestigio-al-polso-250.jpg

Orologi Maserati: eleganza e prestigio al polso

Per l’uomo che ama distinguersi, che vuole essere al centro dell’attenzione e non passa mai inosservato, arriva l’accessorio perfetto: l’orologio Maserati. Gli orologi Maserati rappresentano molto più di un semplice...

Native | 2025-06-19 09:49:00
https://www.tp24.it/immagini_articoli/18-06-2025/parrucchieri-come-attrarre-clienti-con-soluzioni-mirate-250.jpg

Parrucchieri: come attrarre clienti con soluzioni mirate

Il settore dell'hair care è altamente competitivo, con numerosi saloni che cercano di distinguersi per attrarre e fidelizzare i clienti. In questo contesto, la differenziazione è la chiave per emergere e garantire una crescita...

STUDIO VIRA | 2025-04-09 10:50:00
https://www.tp24.it/immagini_articoli/09-04-2025/finanza-agevolata-per-il-settore-della-pesca-250.jpg

Finanza agevolata per il settore della pesca

Prossime scadenze Il 2025 ha spalancato nuovi scenari al settore della pesca in Sicilia. Con l’approvazione della legge che disciplina le strutture turistico-ricettive, le imprese ittiche potranno avviare attività connesse...