Mattias Conti, il 19enne del quartiere Zen 2 arrestato ieri per la strage di Monreale, avrebbe fatto fuoco in due distinti momenti la notte del 27 aprile. Prima a piedi, poi in sella alla moto Bmw GS, insieme ai complici Samuel Acquisto e Salvatore Calvaruso, già arrestati nei giorni scorsi.
Le indagini, coordinate dal procuratore Maurizio de Lucia, dall’aggiunto Sergio Demontis e dai pm Luisa Vittoria Campanile e Felice De Benedittis, si arricchiscono ora di nuovi elementi. Gli investigatori ritengono di aver ricostruito con certezza il ruolo di Conti nel triplice omicidio di Andrea Miceli, Massimo Pirozzo e Salvatore Turdo, avvenuto durante una rissa degenerata in sparatoria in via Benedetto D’Acquisto.
Il giubbotto bianco, la collana e le immagini video
Determinanti sono state le immagini delle telecamere di sorveglianza e le testimonianze oculari, che hanno confermato quanto già emerso da una foto diffusa subito dopo la strage sui social, in cui Conti appare insieme a Calvaruso e Acquisto. Nella foto – accompagnata dalla scritta “ecco a voi le facce di sti cati i munnizza, siete l’aborto” – Conti indossa scarpe scure e un giubbotto bianco, dettagli riconosciuti anche dai presenti sulla scena del crimine.
Uno dei testimoni riferisce di aver notato anche una collana con l'immagine di Lino Celesia, il giovane ucciso nel 2023 in una discoteca di Palermo, mentre Conti esultava facendo il segno della vittoria con le braccia.
La dinamica: i due momenti degli spari
“Li vedevo transitare a velocità e si fermavano pochi metri più avanti – racconta un testimone –. Il passeggero scende con destrezza dalla moto, spara almeno 4 o 5 colpi verso un ragazzo che riesce a salvarsi saltando dietro una fioriera, poi risale a bordo e fugge. Si mette in piedi sulla moto e spara in aria altri colpi”.
Secondo gli inquirenti, Conti avrebbe agito in due fasi: prima a piedi, subito dopo la rissa, e poi di nuovo in sella alla moto. A bordo del veicolo erano presenti tutti e tre i responsabili, che dopo la sparatoria si sono dati alla fuga verso Palermo, percorrendo la strada panoramica che costeggia il belvedere di Monreale.
Armi sparite, indumenti nascosti
Nel corso della fuga, i tre si sarebbero disfatti delle armi, ancora oggi introvabili, e avrebbero eliminato anche i cellulari e gli indumenti utilizzati. Il telefono di Conti ha cessato di funzionare il 30 aprile. La Bmw GS è stata ritrovata il 3 maggio, mentre altre telecamere hanno ripreso Acquisto e Conti rientrare nel quartiere Zen 2 a bordo di una bici elettrica. Nei filmati si vede Conti togliersi il giubbotto bianco, e poco dopo arriva anche Calvaruso, che sale sulla stessa bicicletta.
Nella rissa, Conti avrebbe perso anche gli occhiali, ritrovati dagli investigatori. La montatura coincide con quella indossata in alcune fotografie pubblicate sui social.
Le prove raccolte sembrano stringere il cerchio attorno al giovane, che ora dovrà rispondere davanti al giudice delle gravissime accuse a suo carico. Nel frattempo, le indagini proseguono per individuare eventuali altri partecipanti alla rissa e chi ha favorito la fuga e l’occultamento delle prove.