Dal 15 al 19 maggio la Sicilia sarà tra i protagonisti della 37ª edizione del Salone internazionale del Libro di Torino, confermando la propria presenza all’importante appuntamento culturale con uno stand istituzionale curato dalla Biblioteca centrale della Regione “Alberto Bombace” e allestito nel padiglione OVAL (posizione W116-X115).
Uno spazio rinnovato e ampliato – ben 80 mq – che si presenta come una vetrina d’eccellenza per la promozione dell’editoria e della cultura isolana. L’iniziativa è promossa dall’Assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, guidato da Francesco Paolo Scarpinato, il quale ha sottolineato il valore educativo e sociale della lettura:
«Ancora una volta vogliamo porre l’attenzione sul tema della lettura perché crediamo che stimolare i giovani a leggere significhi aiutarli a costruire se stessi. Leggere è sapere. Leggere è conoscenza. Leggere è indipendenza».
Il tema portante dell’edizione 2025 del Salone, “Le parole tra noi leggere”, ispira anche la proposta della Regione Siciliana, che omaggia il potere delle parole attraverso una grafica evocativa e le citazioni tratte dai capolavori di grandi autori siciliani: da Horcynus Orca di Stefano D’Arrigo a L’arte della gioia di Goliarda Sapienza, da Un mese con Montalbano di Andrea Camilleri fino a Romanzo civile di Giuliana Saladino.
Quest’anno ricorrono ricorrenze significative: il centenario della nascita di Camilleri e Saladino, i cinquant’anni dalla pubblicazione dell’opera di D’Arrigo e il ritorno alla ribalta di Goliarda Sapienza grazie al film Fuori di Mario Martone, unico titolo italiano in concorso a Cannes 2025.
Non mancano omaggi anche a Luigi Pirandello, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Leonardo Sciascia e Angela Daneu Lattanzi, con pannelli dedicati a esaltarne il contributo letterario. Ampio spazio è inoltre riservato ai tesori custoditi nella Biblioteca regionale e alle ultime pubblicazioni curate dai servizi del Dipartimento dei Beni culturali.
Cuore pulsante dello stand sarà lo “Spazio Sicilia”, animato da 43 eventi tra presentazioni e dibattiti culturali che vedranno alternarsi 130 autori, relatori ed editori. Grande attenzione anche agli editori indipendenti siciliani, valorizzati grazie al sostegno dell’Assessorato.
Innovazione e fruizione digitale si incontrano grazie a un QrCode che permetterà ai visitatori di scaricare l’intero programma degli appuntamenti, e a un totem interattivo touch da 32 pollici, che offrirà una navigazione virtuale tra 470 immagini e 6 video dedicati ai beni culturali siciliani provenienti da musei, gallerie, biblioteche e parchi regionali.
La partecipazione al Salone conferma il ruolo della Sicilia non solo come terra di cultura, ma anche come promotrice attiva della lettura e della conoscenza, puntando soprattutto sui giovani e sul valore educativo della parola scritta.
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Cinema, Amata: «Orgogliosa per assegnazione di tre David di Donatello al film L'arte della Gioia» - «Sono davvero orgogliosa del successo conseguito da “L’Arte della Gioia” alla settantesima edizione dei premi David di Donatello. Questo riconoscimento certifica la centralità della Sicilia nella narrazione e nella realizzazione di opere cinematografiche di qualità che la Regione con grande impegno sta sostenendo in questi ultimi anni».
Lo ha affermato l'assessore al Turismo, Sport e Spettacolo Elvira Amata, commentando l'assegnazione di tre David di Donatello al film diretto da Valeria Golino e realizzato con il contributo della Regione Siciliana, in occasione della cerimonia a Cinecittà lo scorso 7 maggio.
Il film è stato premiato per le interpretazioni di Tecla Insolia e Valeria Bruni Tedeschi (rispettivamente, migliore attrice protagonista e migliore attrice non protagonista) e per la sceneggiatura non originale (il team composto da Golino, Francesca Marciano, Valia Santella, Luca Infascelli e Stefano Sardo).
«L’opera, interamente ambientata in Sicilia, - ha aggiunto Amata - è tratta dall’omonimo romanzo di Goliarda Sapienza, considerato uno dei capolavori della letteratura italiana del Novecento e grazie all'industria cinematografica ha ricondotto all’attualità una fase storica nella quale le donne hanno vissuto, lottato e sofferto in cerca del proprio spazio nel mondo».