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21/05/2025 00:00:00

APInRosa 2025: premiata l'apicoltrice trapanese Francesca Maria Sottile

Alla vigilia dell’ottava Giornata Mondiale delle Api, il mondo dell’apicoltura celebra l’impegno e la competenza delle donne che custodiscono uno degli ecosistemi più fragili e preziosi del pianeta. È in questa cornice che oggi, nella suggestiva Sala Serpieri di Palazzo della Valle a Roma, sede di Confagricoltura, è stato conferito il premio APInRosa 2025, riconoscimento dedicato ai volti e alle storie dell’apicoltura femminile in Italia.

Tra le premiate spiccano due nomi siciliani: Francesca Maria Sottile, di Buseto Palizzolo (Trapani), ed Elisa Cerrito, di Motta d’Affermo (Messina), che hanno partecipato alla cerimonia con un video messaggio. Le due apicoltrici, insieme ad altre 18 colleghe provenienti da ogni regione d’Italia, sono state protagoniste di un evento che ha unito scienza, cultura agroalimentare e valorizzazione del ruolo femminile nelle pratiche rurali.

Un progetto per dare voce all’apicoltura femminile
Ideato e curato dalla giornalista Valentina Calzavara, il progetto APInRosa punta a promuovere la parità di genere in un settore spesso poco raccontato, mettendo al centro il lavoro e le storie delle apicoltrici. L’iniziativa si sviluppa attraverso un concorso nazionale, una cerimonia di premiazione e un’attività divulgativa che valorizza le testimonianze delle vincitrici.

Nel chiostro del Palazzo della Valle è stata allestita una mostra-omaggio con fotografie e racconti delle premiate, proposti tramite totem espositivi. Ogni vincitrice ha ricevuto un omaggio simbolico e la medaglia commemorativa della FAI, raffigurante l’antica ape di Efeso in argento.

A concludere la manifestazione, una degustazione di mieli provenienti da diverse regioni italiane: un momento conviviale che ha testimoniato, attraverso i sapori, la ricchezza e biodiversità dell’apicoltura nazionale.

L’apicoltura come presidio di sostenibilità
Il premio APInRosa assume un significato particolare nell’ambito della sensibilizzazione sull’importanza delle api per gli ecosistemi e la sicurezza alimentare. Le api, infatti, svolgono un ruolo essenziale nell’impollinazione di circa il 75% delle colture alimentari mondiali. In un contesto in cui i cambiamenti climatici, l’uso di pesticidi e la perdita di habitat mettono a rischio questi insetti impollinatori, l’apicoltura diventa non solo attività agricola, ma presidio scientifico e ambientale.

Proprio per questa ragione, l’iniziativa gode del patrocinio del MASAF – Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste – ed è promossa dalla FAI – Federazione Apicoltori Italiani, guidata da Raffaele Cirone. Il progetto è inoltre sostenuto da Apat – Apicoltori in Veneto, presieduta da Stefano Dal Colle, e Banca della Marca, sponsor dell’evento.

Le vincitrici 2025
Il riconoscimento APInRosa 2025 è stato conferito a: Piera Stefania Di Simone e Rosalba Spineto (Abruzzo); Donata Eufemia (Basilicata); Loredana Grasso (Campania); Nadia Bonini (Emilia-Romagna); Alexandra Moretti (Friuli-Venezia Giulia); Valentina Capone (Lazio); Elena Molinelli (Liguria); Rachele Spezia (Lombardia); Simona Andreani (Marche); Giovanna Cuomo (Molise); Deborah Caserio (Piemonte); Francesca Maria Sottile ed Elisa Cerrito (Sicilia); Alice Fietta (Toscana); Gloria Salvadori (Trentino-Alto Adige); Alessia Girardi e Bianca Torresan (Veneto); Melanie Gafriller (Provincia Autonoma di Bolzano)

Alla cerimonia hanno preso parte, tra gli altri, la senatrice Silvia Fregolent, l’onorevole Marina Marchetto Aliprandi, Alessandra Oddi Baglioni (presidente di Confagricoltura Donna) e Viviana Broglio, presidente Confagricoltura Donna Roma.

Donne, scienza e api: un legame da valorizzare
L’esperienza delle apicoltrici premiate racconta un’Italia rurale innovativa, attenta alla sostenibilità e profondamente legata al territorio. Il premio APInRosa non è solo un riconoscimento simbolico: rappresenta un passo concreto verso il rafforzamento del ruolo delle donne in agricoltura e, più in generale, nella tutela del patrimonio naturale e alimentare italiano. Con iniziative come questa, la scienza agroalimentare incontra il racconto umano e sociale, dimostrando che la biodiversità si difende anche con storie di coraggio, passione e competenza.