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21/05/2025 07:52:00

Ingerisce un osso di pollo, anziana muore in ospedale a Palermo

Un’anziana di 84 anni, originaria di Castelbuono, è morta il 17 maggio all’ospedale Civico di Palermo dopo essere stata ricoverata d’urgenza nel reparto di Terapia intensiva respiratoria a seguito di complicazioni insorte dopo un intervento in Chirurgia toracica. L’episodio, già al centro di una denuncia da parte dei familiari, si somma a un clima pesante che coinvolge l’ospedale, già finito sotto i riflettori per lo scandalo delle cartelle cliniche falsificate che ha portato all’indagine sul medico Francesco Paolo Cornelio.

I fatti
Secondo quanto riferito dai familiari tramite l’avvocato Gianluca Calì, la donna era stata inizialmente ricoverata il 23 marzo, dimessa pochi giorni dopo e poi nuovamente trasportata al Civico l’11 maggio per difficoltà respiratorie. In quell’occasione si scopre che l’anziana aveva ingerito un osso di pollo, e secondo i familiari la gestione clinica del caso sarebbe stata insufficiente: l’endoscopia digestiva, ritenuta risolutiva, non sarebbe stata eseguita, e si è invece proceduto con un intervento chirurgico toracico.

L’intervento ha avuto complicazioni. Dopo l’operazione, l’anziana è stata trasferita in rianimazione e le sue condizioni sono rapidamente peggiorate. Il 12 maggio è stata nuovamente trasferita in terapia intensiva respiratoria, dove è rimasta fino al decesso, avvenuto il 17 maggio.

La denuncia dei familiari
I familiari hanno già depositato un esposto alla Procura per accertare eventuali responsabilità. «Secondo quanto riferito dalla famiglia – spiega il legale al Giornale di Sicilia – è stato riscontrato un orifizio esofageo che avrebbe potuto favorire infezioni. L’alimentazione è ripresa in via parenterale». La famiglia contesta la scelta dell’intervento toracico rispetto all’endoscopia, e parla di un decesso che poteva essere evitato.

Il contesto
Il caso arriva in un momento particolarmente delicato per il Civico di Palermo, dove è in corso l’inchiesta che ha coinvolto il chirurgo Cornelio, accusato di aver falsificato 277 cartelle cliniche. La struttura è sotto osservazione da parte di una commissione nominata dalla Regione.

L’Azienda ospedaliera ha avviato le verifiche interne e chiarito che verranno analizzate le linee guida seguite nel caso specifico. In attesa dell’esito dell’autopsia, i sindacati della sanità, tra cui Cgil, Cisl, Uil e Fp Cgil, insieme all’Aiop Sicilia, si sono espressi in difesa del personale, respingendo ogni accusa generica di malasanità.

Il caso è ora nelle mani della magistratura. I familiari chiedono che venga fatta piena luce e accertata ogni eventuale responsabilità.