Il Comune di Trapani ha chiesto formalmente a Valerio Antonini, presidente di SportInvest e gestore del PalaShark, il pagamento delle utenze arretrate: oltre 120 mila euro per luce e acqua, che – a quanto pare – non sono mai state pagate.
Un conto salatissimo, recapitato dopo due anni di gestione dell’impianto in cui, a quanto pare, non è stato versato un euro. E Antonini, ovviamente, non l’ha presa bene.
Il post di fuoco su X
A svelare tutto è stato lo stesso Antonini, con il solito post su X dai toni aggressivi: “Al Comune, che oggi mi chiede entro 7 giorni IMPROVVISAMENTE di pagare 120 mila euro di bollette (di cui finora MAI E POI MAI neanche il cambio di intestazione mi avevano chiesto di fare), risponderemo con un comunicato SHOCK nel pomeriggio”.
Secondo Antonini, la richiesta sarebbe arrivata come una “forma evidente di ricatto”. E si annuncia una risposta “devastante”. Con tanto di “documenti alla mano”.
Ma è davvero una sorpresa?
La notizia però non sorprende affatto il Comune, che nel documento ufficiale pubblicato nei giorni scorsi (e consultabile da tutti) aveva già evidenziato come SportInvest non avesse mai rimborsato i consumi energetici del PalaShark, nonostante la convenzione preveda che siano a carico del concessionario.
Una dimenticanza? Una falla nei rapporti? Una zona grigia mai chiarita? Adesso non c’è più spazio per l’ambiguità.
Una guerra a colpi di bollette
Quella tra Antonini e il Comune di Trapani non è più solo una questione politica o personale. Si è trasformata in una disputa economica. Dove ogni bolletta può diventare una bomba.
E il rischio è che a pagare, alla fine, sia ancora una volta la città. Mentre si gioca la stagione sportiva, si litiga su chi deve cambiare il nome in bolletta.
Nel pomeriggio, Antonini ha promesso un nuovo comunicato. Il titolo lo ha già scelto: sarà “shock”.
Ma in questa storia, ormai, lo shock è quotidiano. E la pazienza dei cittadini sempre più a rischio cortocircuito.