Dopo la diffusione di alcuni post sui social e articoli di stampa locale che raccontavano di un intervento della Polizia Municipale di Mazara durante l’esibizione di un artista di strada in Corso Umberto I, arriva la replica ufficiale del Comando della Polizia Municipale, guidato da Vincenzo Menfi, che prende posizione con una nota volta a chiarire l’accaduto.
Il Comando sottolinea innanzitutto che la Polizia Municipale agisce in piena coerenza con gli indirizzi dell’Amministrazione Comunale, che sostiene lo sviluppo della cultura e della libertà artistica. «Riconosciamo l’arte di strada – si legge – come un momento di aggregazione sociale e arricchimento culturale, purché nel rispetto delle normative vigenti in tema di igiene, sicurezza, inquinamento acustico e ambientale».
"La Polizia municipale di Mazara del Vallo, coerentemente con gli indirizzi dell’Amministrazione Comunale, sostiene lo sviluppo della cultura e della libertà dell’arte. A tal fine, riconosce l’arte di strada quale momento di aggregazione sociale e anche di arricchimento culturale, purché la stessa si svolga nel rispetto delle vigenti norme in materia di igiene e sicurezza stradale, di inquinamento acustico e ambientale".
"In particolare - sottolinea la Pm - si osserva che l’artista di strada è tenuto a comunicare preventivamente la propria attività, indicando anche i luoghi da egli prescelti, affinché il Comune possa valutare se essi siano idonei e non costituiscano ostacolo alla circolazione dei pedoni e dei veicoli. Inoltre, si osserva che l’esibizione non deve turbare la quiete pubblica e non deve arrecare danni a persone o cose. Per tali motivi, la Polizia Municipale ha l’obbligo di vigilare ed intervenire affinché, in una logica di bilanciamento degli interessi, l’attività dell’artista si svolga in maniera compatibile con le prescrizioni e limitazioni prima indicate".
"Dispiace constatare - aggiunge il Comando di Pm - che, nonostante la trasparenza e correttezza dell’intervento effettuato dagli agenti, alcuni soggetti abbiano scelto di rappresentare in modo parziale e strumentale quanto accaduto, diffondendo sui social e tramite articoli affermazioni del tutto infondate, insinuando che la Polizia Municipale abbia impedito all’artista di strada di esibirsi".
"Tali ricostruzioni - afferma il Comando di Pm - non solo travisano la realtà, ma contribuiscono in modo irresponsabile a diffondere una narrazione distorta, fomentando sfiducia nelle istituzioni e auspicando, di fatto, uno scenario di totale anarchia, in cui chiunque dovrebbe potersi esibire ovunque, comunque e a qualsiasi volume, anche a discapito del diritto alla quiete e alla sicurezza degli altri cittadini. E' bene ribadirlo con chiarezza: la libertà di espressione artistica è un valore che questa Amministrazione promuove e tutela, ma non può mai essere invocata come alibi per ignorare le regole della convivenza civile. La strada è di tutti: di chi suona, di chi passeggia, di chi riposa, di chi lavora. E il compito della Polizia Municipale è, per legge, quello di tutelare i diritti di ciascuno, intervenendo laddove si presentino segnalazioni, come in questo caso, per verificare che ogni attività si svolga in modo rispettoso e conforme alle normative. La distorsione dei fatti e il ricorso sistematico all’indignazione digitale - prosegue il Comando di Pm - non rendono un servizio né all’arte di strada, né alla comunità, alimentando confusione, disinformazione e sfiducia. Chi davvero ha a cuore la libertà dell’arte sa bene che essa si rafforza solo nel rispetto delle regole e non nella loro negazione. La Polizia Municipale - assicura il Comando - continuerà, come sempre, ad operare con equilibrio, professionalità e spirito di servizio, nel rispetto dei principi di legalità e a tutela dell’interesse pubblico. Chi diffonde notizie false o tendenziose - conclude la risposta del Comando Pm - non colpisce solo l’operato della Polizia, ma danneggia l’intera collettività"