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26/05/2025 12:52:00

Qualità della vita: la provincia di Trapani ultima per giovani e anziani. I dati impietosi

La provincia di Trapani si piazza all’ultimo posto in Italia nella classifica 2025 sulla qualità della vita per fasce d’età redatta dal Sole 24 Ore, presentata al Festival dell’Economia di Trento. Un’analisi che misura le condizioni di benessere di bambini (0-14 anni), giovani (18-35 anni) e anziani (over 65), utilizzando 15 indicatori socio-economici per ciascuna categoria. E i risultati per il territorio trapanese sono allarmanti: 106ª posizione per i bambini, 69ª per i giovani e 107ª – l’ultima – per gli anziani.

Male su quasi tutti i fronti

A colpire è soprattutto l’estrema fragilità delle condizioni offerte a chi ha più bisogno di cura e servizi. Trapani è terzultima in Italia per la qualità della vita dei bambini. L’unico indicatore positivo è il tasso di fecondità (1,3 figli per donna, 19° posto in Italia). Tutto il resto è desolante: pochissimo verde attrezzato (2,2 mq per bambino, contro una media nazionale di 36,3), una spesa sociale per famiglie e minori quasi dimezzata rispetto alla media (186 euro contro 344) e bassissima fruizione dei servizi comunali per l’infanzia (solo il 7,1% dei bambini).

Disastrose le competenze scolastiche: il 62,4% degli studenti trapanesi di terza media ha una competenza in matematica inadeguata, e il 53,9% non raggiunge il livello minimo nella comprensione del testo (peggiori valori d’Italia).

I giovani: meno disoccupati, ma precari e poco istruiti

Va leggermente meglio per i giovani, che portano Trapani al 69° posto. La provincia registra una buona imprenditorialità giovanile (39ª posizione) e un divario tra centro e periferia sul costo degli affitti molto contenuto (20° posto). Ma la disoccupazione giovanile resta altissima (18,7%, 86° posto), la trasformazione dei contratti a tempo indeterminato è tra le più basse (100° posto), e la percentuale di laureati resta molto bassa (22,6%, contro una media nazionale del 28%).

Ultimi in Italia per gli anziani

È però tra gli anziani che Trapani tocca il fondo: ultima su 107 province. La speranza di vita a 65 anni è tra le più basse d’Italia (20,4 anni contro una media di 21,3), e il consumo di farmaci per obesità è il più alto. Male anche per le cure: pochissimi infermieri (solo 105,8 ogni 100mila abitanti), tanti farmaci per malattie croniche, e consumi elevati anche per depressione. Un mix che evidenzia solitudine, abbandono e fragilità crescente nella terza età.

Il divario Nord-Sud si aggrava

L’indagine del Sole 24 Ore fotografa un’Italia spaccata: tra le prime 30 province delle tre classifiche (bambini, giovani, anziani), 27 sono del Nord. Al Sud resta solo la coda della classifica, con Trapani, Caltanissetta, Palermo, Messina e Agrigento sistematicamente presenti negli ultimi dieci posti. Le grandi città del Nord, come Milano e Torino, pagano invece il prezzo altissimo del caro-affitti che penalizza i giovani.

Un Sud che non investe sul futuro

“I dati mostrano una crisi sistemica che colpisce le fasce più fragili, cioè quelle su cui si dovrebbe investire di più”, spiega il Sole 24 Ore. Un’Italia che non riesce a essere “Paese per giovani” e che, nel caso della provincia di Trapani, sembra non riuscire nemmeno a garantire una vita dignitosa ai suoi anziani. È un campanello d’allarme che dovrebbe stimolare una seria riflessione politica e amministrativa: perché senza bambini sereni, giovani formati e anziani protetti, non c’è futuro.