Favignana è l’ennesima prova che il centrodestra va diviso alle competizioni elettorali sui territori, prove di forza che fanno soccombere il partito quello ufficiale, cioè dove sono si collocano i segretari provinciali.
E’ un lavoro in solitaria che fanno, cucendo addosso a se stessi ambizioni personali e anche elettorali future. Perdono e ci riprovano a perdere.
Le elezioni provinciali, seppure di secondo livello, hanno dimostrato una strategia miope, che non ha tenuto conto di alcuna convergenza e nemmeno delle perplessità.
E proprio sulla candidatura di Salvatore Quinci ci sono risvolti che vengono alla luce solo ora. Quinci avrebbe potuto essere il candidato di centrodestra sono prevalse altre logiche, la frammentazione ha portato al risultato conosciuto.
E torniamo a Favignana, succede la stessa identica cosa. Giuseppe Pagoto viene coinvolto nella ricandidatura direttamente dagli isolani. Dall’altra parte si contrappone Francesco Sammartano, candidato voluto e sostenuto da Maurizio Miceli, che pure porta con sé alcuni fedelissimi di Toni Scilla, coordinatore di Forza Italia.
Si spaccano i due partiti, con Pagoto ci sono Beppe Bica e Livio Marrocco, Stefano Pellegrino per FI. Il resto è storia di numeri, vince Pagoto e torna ad amministrare l’isola. Questa è l’ennesima sconfitta che portano a casa. Sconfitta pure la linea Gaspare Ernandez, sua figlia Kim resta fuori dal consiglio comunale.
Divisioni e assenza di leadership
Le fratture profonde portano a perdita di consenso che rischiano di compromettere la sua tenuta del partito. Si tratta di divisioni e tensioni alimentate da pura competizione interna. La vera sfida è mettere da parte le animosità e trovare una visione comune, superando i personalismi.
Pagoto e maggioranza blindata
L’affluenza è stata di 55.8% contro il 56.94 % delle amministrative precedenti, Pagoto si è attestato al 53,88% con i suoi 1304 voti, mentre Sammartano si è fermato al 46,12% con 1.116 voti.
Pagoto avrà in consiglio comunale la maggioranza con 9 consiglieri eletti che sono: Giusy Monteleone (348 voti), Dafne Borgia(287), Ignazio Lucido(238), Antonino Oliveri(189), Angelo Sercia(180), Emanuela Serra(168), Luana Carniglio (145), Ezia Crimaudo(144).
La lista che sosteneva il candidato sindaco Sammartano porta in consiglio, oltre allo stesso Sammartano, due eletti entrambi di Forza Italia: Maria Sinagra (384 voti, la più votata di tutte le Egadi) e Antonino Lo Iacono (309), Giorgia Maiorana (213).