Arrestato Rosario Carapezza, sindaco di Resuttano. Il giudice per le indagini preliminari ha accolto la richiesta della Procura di Caltanissetta. Carapezza si trova ai domiciliari.
Le ipotesi contestate a vario titolo sono turbata libertà degli incanti e falso ideologico. Nell’inchiesta sulla gestione di alcuni appalti sono coinvolte altre sette persone fra imprenditori, professionisti, tecnici e impiegati comunali.
L’operazione è condotta dai carabinieri nel comando provinciale di Caltanissetta. Carapezza nel 2022 è stato riconfermato sindaco del piccolo comune nisseno. Di recente è stato anche eletto consigliere provinciale.
Nel 2023 fu assolto dall’accusa di corruzione elettorale per fatti del 2017. Secondo l’accusa, che allora non aveva retto, Carapezza aveva dato il via libera al taglio di alcuni alberi in cambio alla promessa di voto”.
L’indagine riguarda appalti assegnati tra il 2019 e il 2022. Secondo l’accusa, “i funzionari pubblici avrebbero fatto costantemente ricorso ad accordi con imprenditori e professionisti, al fine di turbare le gare indette dal Comune di Resuttano, in particolare quella relativa alla realizzazione di un ‘Centro comunale di raccolta dei rifiuti urbani indifferenziati’ e quella per i ‘lavori di manutenzione straordinaria ed adeguamento del campo sportivo’”.
La turbativa si sarebbe concretizzata in un accordo precedente all’assegnazione. L’estrazione dell’offerta da invitare alla procedura negoziata sarebbe stata manipolata e i verbali del sorteggio falsificati.
La contestazione delle ipotesi di falsità ideologica riguarderebbe l’affidamento dell’incarico di redazione dei progetti esecutivo per l’efficientamento energetico dell’istituto comprensivo Santa Caterina e del palazzo comunale, ma anche nella procedura di affidamento dei “lavori di manutenzione straordinaria per la messa in esercizio della casa per anziani sita in via circonvallazione”.