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10/06/2025 15:15:00

Erice, il quartiere di San Giuliano nel degrado, l'opposizione: "Dov'è finita la promessa di cambiamento"

 

La frazione di San Giuliano torna al centro del dibattito politico comunale. Questa volta non per annunci di riqualificazione o progetti di rilancio, ma per una denuncia dura e senza mezzi termini firmata da sei consiglieri comunali di opposizione: Simona Mannina, Alberto Pollari, Vincenzo Favara, Vincenzo Maltese, Assunta Aiello e Michele Cavarretta. Il bersaglio è chiaro: l’attuale amministrazione comunale, accusata di totale inerzia e incapacità nella gestione dell’emergenza rifiuti.

"Degrado senza precedenti", così viene definita la situazione attuale nella frazione, tra cumuli di spazzatura, abbandono incontrollato di ingombranti e una gestione che, secondo i firmatari della nota, si limita a interventi tampone settimanali senza affrontare le cause profonde del problema.

 

“Un’amministrazione che si limita ad effettuare le bonifiche ogni venerdì, senza alcuna forma di prevenzione o repressione del reato ambientale, è come se accettasse tale situazione,” si legge nel documento.

 

L’accusa non si ferma all’inefficacia delle bonifiche, ma si allarga alla mancanza di un piano strutturale per la raccolta differenziata. Gli stessi consiglieri ricordano, con evidente amarezza, le promesse fatte in campagna elettorale, quando — dicono — “l’amministrazione suonava alle porte dei cittadini di San Giuliano per sensibilizzare sulla raccolta differenziata”. Promesse che, secondo loro, si sono dissolte nel silenzio amministrativo.

 

Il gruppo consiliare propone anche soluzioni concrete: reintroduzione dei cassonetti tradizionali e dei contenitori per ingombranti almeno per i mesi estivi, rafforzamento della videosorveglianza, pene più severe per i trasgressori tra cui il sequestro dei mezzi, esclusione dai bandi pubblici e la valutazione di eventuali restrizioni nell’accesso ai benefici sociali per i responsabili di reati ambientali.

 

“Una cosa è certa, questo stato di cose non può più essere tollerato!” — concludono i consiglieri, lanciando un vero e proprio ultimatum politico.