Ore 16, Montecitorio, 10 giugno. Marta Fascina fa capolino in Parlamento. Un evento raro: nel 94% delle sedute non è presente, secondo le rilevazioni ufficiali. Ma questa volta c’è un motivo concreto per tornare: farsi riconfermare segretaria della Commissione Difesa, ruolo che assicura un gettone mensile extra di circa 250 euro.
Fascina — ex compagna di Silvio Berlusconi e deputata eletta nel collegio blindato della provincia di Trapani, quello di Marsala — è un fantasma per il nostro territorio. Nessuna campagna elettorale, nessuna visita post-elezione, nessuna attività parlamentare legata alle istanze del Trapanese. Una latitanza politica più volte sottolineata da Tp24, che lo scorso ottobre ha pubblicato anche una lettera aperta del direttore Giacomo Di Girolamo, invitandola a dimettersi per dignità e rispetto verso gli elettori: la trovi qui.
Nel frattempo, però, Forza Italia ha deciso di tenerla dov’è. Dopo mesi di mugugni e malumori interni, il vicepremier Antonio Tajani ha dato il via libera alla riconferma. E così, con la scorta del sottosegretario Tullio Ferrante (suo ex compagno di scuola) e del vicesegretario FI Stefano Benigni, Fascina si è fatta vedere. Stretta di mano qua, convenevoli là. E la riconferma è arrivata.
Il tutto mentre la provincia di Trapani resta senza voce in Parlamento. Se non per qualche apparizione estemporanea. E interessata.