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13/06/2025 00:00:00

Alcamo, il Sindaco Surdi sullo sciopero della Polizia Municipale: "Scelta inopportuna e strumentale"

Il Sindaco di Alcamo, Domenico Surdi, interviene con fermezza in merito allo sciopero proclamato dalla FP CGIL per il prossimo 21 giugno, giornata in cui si celebra la Patrona della città, Maria SS. dei Miracoli. L’Amministrazione comunale si dice sorpresa e delusa per i toni, i tempi e le modalità adottate dall’organizzazione sindacale.

«Apprendo con un certo stupore di quest’iniziativa che reputo strumentale e, per certi versi, inopportuna» – dichiara Surdi – «Ho profondo rispetto per i diritti dei lavoratori, incluso il diritto di sciopero, ma non comprendo il tenore delle rivendicazioni nei confronti dell’amministrazione.»

Il primo cittadino rivendica l’impegno assunto negli ultimi anni nel processo di stabilizzazione e di trasformazione dei contratti part-time in tempo pieno, portato avanti con il sostegno dell’intero consiglio comunale. «Ho già preso l’impegno di coinvolgere tutte le sigle sindacali in questo percorso e, come sempre fatto, manterrò la parola nei tempi opportuni», afferma Surdi.

Il Sindaco sottolinea che l’Amministrazione è al lavoro, con i propri uffici, per verificare la sostenibilità economica di tali trasformazioni contrattuali, ricordando che quelle già avvenute in altri settori (idrico e rifiuti) sono state possibili solo grazie a finanziamenti vincolati destinati specificamente a quegli ambiti. «È fuorviante creare confusione fra i lavoratori», aggiunge.

Il pressing esercitato dalla CGIL viene definito «pretestuoso», soprattutto in un giorno che per la comunità alcamese ha un significato particolarmente sentito, quello della Festa della Patrona. Surdi ritiene che in quella data, «nessun alcamese anteporrebbe interessi di parte rispetto alla devozione per Maria SS. dei Miracoli».

Infine, il Sindaco ribadisce la propria disponibilità al dialogo, purché si svolga nei tempi e nelle sedi opportune: «Resto disponibile ad ogni tipo di confronto che abbia come obiettivo il bene della comunità e la tutela dei diritti dei lavoratori del Comune, sulla base di dati concreti e nel rispetto delle prerogative dell’Amministrazione».