La nuova giunta a Marsala. Grillo e l'accordo con Cuffaro per la corsa al bis
Su Massimo Grillo sindaco di Marsala si possono muovere tante accuse su mancate realizzazioni in città, sulle aspettative tradite o ritardate, non i cantieri aperti ma la mancanza di ordinario è quello che rimproverano i cittadini al sindaco. Giudicabile sul piano amministrativo ma sul piano politico continua a dimostrarsi un vecchio lupo, sa come muoversi e con quali agganci, che non sono nemmeno provinciali.
Il congresso comunale di Fratelli d’Italia aveva consegnato nelle mani di Grillo un ruolo centrale: ricompattare il centrodestra per restare in giunta, quindi rilanciare l’azione amministrativa. Insomma Grillo doveva sostituirsi anche al ruolo di Fratelli d’Italia, non si è sottratto e ha deciso di raccogliere finanche l’appello di Paolo Torrente, voce dissonante dalle altre, che indicava la volontà di continuare a stare in giunta, del resto non sono note le motivazioni reali del perché volessero abbandonare Grillo. Torrente ha parlato tra gli ultimi e sinteticamente ha detto: “Non è possibile che tutto quello che è stato fatto da questa Amministrazione sia da buttare. La città è un cantiere aperto e ha finalmente ripreso il suo rapporto con il mare. Sconfessare l’operato del sindaco significa sconfessare anche quanto fatto dagli assessori di Fratelli d’Italia, che hanno fatto bene”.
Grillo non è rimasto fermo, ha iniziato a dialogare con i partiti, il livello è quello regionale, la sintesi a livello provinciale è difficile trovarla: ci sono spaccature ovunque. Tra quelle Grillo è riuscito abilmente a inserirsi per creare la sua nuova giunta con l’innesto della Dc, due esponenti: Gaspare Di Girolamo e Giuseppe Lombardo( quest’ultimo in quota Pino Ferrandelli). Ma soprattutto Grillo ritrova una vecchia fiamma, Totò Cuffaro e la Democrazia Cristiana. Insomma, in un pomeriggio di giugno siamo tornati indietro di 25 anni.
Grillo porta il punto a casa Ha ricompattato l’area? Di certo i numeri li ha messi dentro, fuori Donatella Ingardia e Francesco Marchese, due dirigenti con poca esperienza politica e pure senza voti, dentro i big del consenso. Ci si prepara dunque alla campagna elettorale. Mosse propedeutiche al 2026.
A guidare l’operazione della DC direttamente Totò Cuffaro, che ha ritenuto di voler rilanciare il progetto amministrativo di Grillo con due suoi assessori.
L’Amministrazione Grillo, pertanto, è ora composta dagli assessori Salvatore Agate e Ivan Gerardi (esponenti di Forza Italia rappresentata da Stefano Pellegrino ed Enzo Sturiano); Ignazio Bilardello e Giusi Piccione (espressione di Fratelli d’Italia) e dai due nuovi assessori - Lombardo e Di Girolamo - indicati dalla Democrazia Cristiana. La carica di vicesindaco resta assegnata all’architetto Giacomo Tumbarello (Movimento Liberi).
Operazione Forza Italia Stefano Pellegrino ha seguito la fase di queste nuove interlocuzioni insieme ad Enzo Sturiano. Il partito azzurro su Marsala è spaccato, da una parte c’è il coordinatore provinciale Toni Scilla con i consiglieri Vito Milazzo e Elia Martinico che sono in opposizione, dall’altra parte Pellegrino e il suo gruppo che sono in maggioranza. Peraltro, subito dopo il congresso comunale di FI, è stato formato il direttivo comunale con componenti presenti sia in giunta che nel sottogoverno di Marsala Schola. Oggi non si può più dire che Forza Italia sia fuori dalla giunta, il partito è spaccato e Pellegrino non intende mettere fine all’esperienza dell’amministrazione Grillo, non escludendo pure un appoggio nel 2026. Marsala, dicono, è un cantiere aperto e la città cambierà volto.
Sturiano e Pellegrino cedono una loro postazione, con il passo indietro di Donatella Ingardia, per fare spazio ad un componente della DC, stessa cosa è accaduto con Marchese, espressione del sindaco Grillo.
Ufficialmente in giunta ci sono tre sigle, con relative spaccature e contrapposizioni interne: DC-FDI-FI.
Manovre di assestamento La commissaria provinciale della Lega Eleonora Lo Curto aveva chiesto ai partiti del centrodestra di uscire dalla giunta, una serie di riunioni pare fossero orientate ad assumere questa decisione, che è stata però travolta dalle nomine di ieri pomeriggio.
Le parole della Lo Curto non sono arrivate invano ma dopo avere saputo delle dichiarazioni pure dell’assessora Giusy Piccione(FDI) molto critica con sindaco e colleghi di giunta. L’assessora è stata chiara: una giunta dove non si collabora e dove c’è autoreferenzialità. Però controllando i dati si evince che dal 22 aprile al 9 giugno 2025 ha appena registrato in giunta il 40% delle presenze su 135 sedute, i colleghi invece hanno percentuali che vanno oltre 80%, tranne Gerardi con il 67%.
Si prospetta dunque un Grillo bis? Di certo c’è che chi ha seguito queste interlocuzioni ha mostrato capacità politica e di sintesi, indipendentemente da come la si pensi e dal giudizio amministrativo. Le manovre messe in atto hanno di fatto perimetrato un’area ben precisa e hanno rilanciato la fase delle trattative. Questo significa che c’è una visione, evidentemente sconosciuta, ma che riguarda proprio il 2026.
Le parole degli uscenti La scelta, hanno dichiarato Marchese e Ingardia, è maturata in un clima di piena condivisione con il sindaco e con senso di responsabilità nei confronti della città: “In questo momento cruciale, riteniamo che il progetto di ricomposizione dell’area di centrodestra, promosso con determinazione dal sindaco Grillo, rappresenti una priorità strategica per il futuro di Marsala. È un progetto politico che va ben oltre le singole posizioni personali e che merita di essere sostenuto senza riserve, anche con gesti concreti come questo”. Alla motivazione politica si affianca, per Francesco Marchese, anche un’esigenza di carattere personale e professionale: “I sempre più intensi impegni legati al mio ruolo di dirigente scolastico, rendono complessa la piena dedizione al mandato amministrativo. È per questo che, con senso di dovere e gratitudine, ho ritenuto opportuno fare un passo indietro, pur restando a disposizione, come cittadino e come educatore, per continuare a contribuire alla crescita della nostra comunità”. L'assessore Ingardia precisa che “rimango a disposizione del sindaco e del mio partito, Forza italia, per eventuali determinazioni che dovessero servire a facilitare la completa ricomposizione della coalizione”.
Il Sindaco Grillo, nel ringraziare gli Assessori Ingardia e Marchese per il prezioso lavoro svolto ed i significativi risultati prodotti dalla loro azione amministrative, aggiunge: “Esprimo apprezzamento per il gesto di responsabilità e la sensibilità istituzionale dimostrati, che confermano lo stile e lo spessore umano e politico di Ingardia e Marchese”.
Le nuove nomine Gli ingressi in giunta targati DC sono Giuseppe Lombardo, 74 anni, consulente; Gaspare Di Girolamo, 28 anni, consigliere comunale in carica. Grillo ha dichiarato: “La loro nomina si inserisce nel percorso di rafforzamento dell’area politico amministrativa che sostiene l’attuale progetto di governo cittadino, nel pieno rispetto del mandato congressuale di Fratelli d’Italia e in un clima di leale collaborazione tra le forze che si riconoscono nei valori del centrodestra”.
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