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18/06/2025 12:05:00

Dal Patto Etico al patto elettorale: Grillo e la vecchia DC

 Come volevasi dimostrare.
Dopo 14 mesi, "gli assessori Marchese e Ingardia rimettono le proprie deleghe nelle mani del Sindaco per favorire il progetto di ricomposizione del centrodestra", recita il comunicato stampa del 16 giugno alle ore 16:20 dell’ufficio stampa dell’ente.


A stretto giro di posta, 39 minuti, la sostituzione con le new entry della nuova DC di Totò Cuffaro: Giuseppe Lombardo e il consigliere comunale Gaspare Di Girolamo.
Chissà se lui, primo dei non eletti dell’Udc nel 2020, approdato a Sala delle Lapidi perché Oreste Alagna lasciò lo scranno per essere nominato assessore, lascerà la poltrona per il candidato Marco Bonfratello.

Che Marchese, espressione del primo cittadino, e la Ingardia, di Sturiano, fossero delle pedine sacrificabili ai bisogni dei Dioscuri istituzionali era sembrato palese: Marchese era un tecnico, l’Ingardia aveva un tetto politico, ma il suo spessore in tal senso decisamente debole. Il risultato è l’ennesimo rimpasto.

Sui due nuovi assessori, il primo cittadino:
"La loro nomina si inserisce nel percorso di rafforzamento dell’area politico-amministrativa che sostiene l’attuale progetto di governo cittadino, nel pieno rispetto del mandato congressuale di Fratelli d’Italia e in un clima di leale collaborazione tra le forze che si riconoscono nei valori del centrodestra".

Adesso è certificato: Massimo Grillo condivide le qualità della nuova DC di Totò Cuffaro.
Evidentemente, le regole del Patto Etico – che l’Udc non fu disponibile a onorare – e la decisione dei vertici del partito di candidare, alle Politiche del 2006 al Senato, sia lui che Totò "vasa vasa" come capolista, con richiesta ai vertici nazionali di essere spostato nella lista per la Camera (perché il Patto Etico vigente a Montecitorio era, ovviamente, differente), adesso, in Sala Giunta, sono identiche.

E non necessita essere Mosca, Bobbio o Sartori per afferrare la disaffezione degli elettori.

Vittorio Alfieri