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19/06/2025 06:00:00

Trapani, la tartaruga della discordia: scoppia il caso politico

La tartaruga ritrovata all’interno di un ufficio della Villa Margherita, a Trapani, sarà liberata in natura, ma solo dopo l’intervento del nucleo speciale CITES dei Carabinieri Forestali. Intanto, a Trapani, la vicenda è deflagrata in un caso politico.

Il consigliere comunale Nicola Lamia (Fratelli d’Italia) accusa l’amministrazione di non aver risposto formalmente alla sua interrogazione. E affonda: “Nessuna risposta formale, solo post su Facebook”.

Tutto è cominciato con una segnalazione su una tartaruga, ritenuta da alcuni cittadini abbandonata e denutrita. Ma l’assessore alla Tutela degli Animali, Andrea Vassallo, ha smentito punto per punto. Secondo quanto riportato nel comunicato del Comune, la tartaruga «non è maltrattata né in cattive condizioni di salute», come confermato da un certificato medico redatto martedì scorso dal veterinario convenzionato. Si tratta di un esemplare di testuggine palustre siciliana (Emys trinacris), una specie protetta e in salute.

L’assessore spiega che l’animale non è lì da due anni, come inizialmente denunciato, ma solo da alcuni mesi. «Era stata abbandonata da ignoti all’interno della Villa. In attesa della classificazione, è stata custodita in una vasca con regolari cure, acqua e alimentazione. È stata trattata benissimo», precisa Vassallo.

Il Comune aveva inizialmente temuto si trattasse di una Trachemys scripta, tartaruga esotica classificata come invasiva e “dannosa per l’ecosistema”, che non può essere liberata in natura. Proprio nel 2022, circa 40 esemplari di questa specie furono trasferiti in una struttura autorizzata in Emilia-Romagna. Ma, a differenza di allora, le verifiche effettuate dal Bioparco di Carini e dal CITES hanno accertato che l’attuale esemplare può essere reimmesso nel suo habitat naturale. L’operazione è prevista per la prossima settimana.

Ma il consigliere Lamia non ci sta. E dopo la pubblicazione del comunicato sui canali ufficiali del Comune replica con un post al vetriolo: «Mi fa piacere avere notizie riguardo la mia interrogazione tramite Facebook, ma non ho ricevuto alcuna risposta ufficiale. È una questione di rispetto istituzionale». Poi aggiunge: «Se non avessi posto il problema, sono convinto che avreste continuato a non sapere della sua esistenza. Amministrare è una cosa seria».

Dalla bacinella alla scorta speciale del CITES, la tartaruga della Villa è ormai diventata un simbolo inconsapevole di uno scontro che va ben oltre la tutela animale.