Marsala: il caos in Fratelli d'Italia e i "consiglieri di opportunità pubblica"
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Fratelli d’Italia ha un problema di comunicazione interna. Così a distanza di settimane dal congresso alcuni tesserati, che non hanno preso parte, lamentano la mancata conoscenza dello svolgimento dello stesso. Pare, dicono, che la convocazione non sia arrivata tramite mail.
La posizione di Bilardello
L’assessore Ignazio Bilardello non ci sta al massacro, rivendica il lavoro svolto dai meloniani nella giunta di Massimo Grillo, ancora di più non comprende perché non sia mai stato convocato dai vertici provinciali del partito per ratificare la decisione di uscita dalla giunta, che ha appreso attraverso la nota stampa diramata.
E ancora si sofferma l’assessore sul congresso cittadino “L’ho appreso solamente tre giorni prima del giorno fissato. Il senso di responsabilità e l’amore per la mia città mi impone di continuare”.
Bilardello già da mesi era in rottura con Maurizio Miceli e Nicola Catania, i due esponenti hanno sempre avallato ogni decisione presa dai due consiglieri comunali, che peraltro non sono nemmeno ben visti da una parte del partito. I vertici provinciali, quando hanno compreso che Bilardello non era favorevole all’uscita dalla giunta, lo hanno isolato e mai più invitato alle riunioni, esautorato pure dalla chat di partito locale. In buona sostanza Bilardello non è stato messo nelle condizioni di dire la sua. Estromesso perché voleva ragionare e non subire decisioni prese da altri, però precisa che “Non prendo le distanze dal partito ma dai vertici provinciali”.
Effetto boomerang
Ad oggi sui social, che sono anche termometro di gradimento elettorale, si è scatenata la guerra contro alcuni partiti del centrodestra. E’ l’effetto boomerang che sarebbe accaduto se non si fosse agito e comunicato con tempistiche precise e linee politiche chiare e certe. Sono riusciti nell’unica impresa difficile da compiere: hanno reso Grillo vittima. Hanno giocato una politica senza strategia, perché oggi in città, basterebbe ascoltare la piazza, il pensiero comune è che i partiti sono usciti dalla giunta perché non hanno ottenuto i posizionamenti richiesti. Dimenticando, e questo a Grillo conviene, che a rompere l’alleanza è stato proprio il Primo Cittadino.
Passalacqua: siamo sicuri di essere noi consiglieri la medicina per Marsala?
L’ affondo del consigliere Rino Passalacqua è pesante e fa riflettere non i consiglieri ma i cittadini: “Tutto il consiglio comunale è assolutamente uguale o peggio della giunta che sta amministrando questa città. Compreso me, non faccio sconti manco a me stesso. Si sta assistendo all’implosione della politica, ed è una responsabilità di tutti”. Poi il richiamo ai colleghi d’Aula: “Cosa vogliamo fare, colleghi di opposizione o di maggioranza? Vogliamo aspettare quest’ultimo anno, beati sulle nostre poltrone, a dire che quelli sono cattivi ed inetti e noi siamo, ormai, i migliori? Stare un anno così, facendo una opposizione di salute pubblica? A me sembra che siamo consiglieri di opportunità pubblica. Gestiamo opportunità personali pubbliche”.
Passalacqua non presenterà alcuna mozione di sfiducia ma chiede ad altri: “Dai consiglieri di Fratelli d’Italia in poi, visto che ci lamentiamo tutti, e diciamo che questa giunta è un problema per la città vi do la mia delega in bianco a firmare qualunque azione che mettiate in campo: dalla mozione di sfiducia alle dimissioni dei consiglieri. Vi do la mia disponibilità. Dimostriamo di avere gli attributi. Non limitiamoci a dire in maniera fumosa ciò che non va, perchè voglio capire cosa si intende fare della città, o aspettiamo tutti di ricollocarci?”.
Infine la provocazione molto veritiera: “Siamo noi la medicina per questa città? Siamo noi le persone adatte a governare la città per i prossimi 5 anni? Ne siamo sicuri?”.
Le mosse del centrodestra
Si sono riuniti i segretari e i commissari provinciali dei partiti del centrodestra, Eleonora Lo Curto di Lega per Salvini premier, Toni Scilla per Forza Italia, Giacomo Scala per la Democrazia Cristiana, Maria Pia Castiglione per Noi Moderati e Salvatore Montemario per Grande Sicilia, Maurizio Miceli per Fratelli d’Italia, alla presenza dell’assessore regionale Mimmo Turano.
“L’incontro-scrivono- ha rappresentato un momento di confronto e
condivisione in vista delle prossime elezioni amministrative nella città di Marsala.
Al centro del dibattito, la volontà comune di costruire un progetto politico-amministrativo ispirato ai valori della chiarezza, coerenza, unità e buon governo. Il centrodestra intende farsi promotore di una proposta forte, capace di coinvolgere le migliori energie del territorio– professionisti, imprenditori, rappresentanti del mondo civico e culturale – in un percorso partecipato e condiviso”.
“C’è l’impegno-continua la nota- a superare le criticità amministrative degli ultimi anni e a rilanciare con determinazione il ruolo e lo sviluppo della città. Il primo
obiettivo è l’individuazione di un candidato sindaco autorevole, capace di rappresentare e guidare una coalizione ampia e coesa, fondata su una visione di città moderna, solidale e competitiva”.
Torneranno a riunirsi il 30 giugno, con la partecipazione delle delegazioni locali
dei partiti e, successivamente, con tutti i soggetti politici e civici interessati a costruire una
proposta nuova credibile e unitaria.
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